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Il girone di ritorno della Ternana senza vittorie in trasferta

Si allunga la striscia senza tre punti lontano dal Liberati. Le colpe sono collettive, ma il tecnico ha colto nel segno su un aspetto. Ora è in silenzio, una scelta storicamente rischiosa.

Fra i numeri che certificano la crisi della Ternana c’è senz’altro il sonoro zero alla voce “vittorie esterne” nel girone di ritorno. Nelle 7 partite disputate lontano dal Liberati non sono arrivate vittorie e  se a queste aggiungiamo le 5 dopo il 15 ottobre, giorno in cui la Ternana espugnò Benevento, diventano ben 12 le partite rossoverdi consecutive senza un sorriso esterno.

Una media che non può non preoccupare per qualunque tipo di obiettivo, anche per quella salvezza che sembra l’unico davvero più raggiungibile. Un campanello d’allarme soprattutto perchè contro le due ultime della classe è arrivato solo un punto.

Non è questione di allenatore, con buona pace di coloro che avevano immaginato il ritorno di Lucarelli come quello di un taumaturgo in grado di risolvere tutti i mali. Lo stesso Lucarelli, in conferenza stampa post-Brescia ha sottolineato come evidentemente la squadra non abbia recepito nè i suoi messaggi, nè quelli di Andreazzoli. Come a dire quindi che la situazione è ben più complessa.

C’è sicuramente un problema di testa, questo pare evidente e – al di là di qualunque altra considerazione – su un punto Lucarelli ha certamente ragione, ovvero che le continue voci sull’assetto societario che può cambiare non contribuiscono a tenere l’ambiente concentrato sull’obiettivo. Perchè se è vero – ed è vero – che si tratta pur sempre di calciatori professionisti che se vogliono giocare a certi livelli devono saper gestire la pressione, l’incertezza e il continuo cambiamento possono avere effetti imprevedibili.

Viene da chiedersi per esempio, se davvero si pensava che aver indebolito la squadra – perchè questo è stato il mercato invernale, inutile nasconderlo – nel momento più complesso non avrebbe avuto alcun effetto collaterale.  Certamente chi è rimasto sta dando il massimo, ma evidentemente questo massimo non basta. Ci sono giocatori in palese ritardo di condizione (Falletti, Donnarumma), altri stanchi (Partipilo), altri che vanno ad intermittenza (Palumbo), altri che giocano poco o pochissimo, al netto degli  infortuni e che quindi non possono evidentemente fornire il giusto apporto quando chiamati in causa.

Già gli infortuni. Si dirà che i problemi muscolari ce li hanno tutti ed è vero, soprattutto in questa stagione anomala nella quale il campionato è iniziato prima del dovuto. Ma la sequenza della Ternana è stata sin troppo lunga.

Alla Ternana ora non resta che mettersi a lavorare a testa bassa, per raggiungere una salvezza che è alla sua portata ma che va agganciata. Lucarelli ha deciso di farlo in silenzio, per evitare domande.  Storicamente, i silenzi non hanno mai pagato, soprattutto nei rapporti con chi questi silenzi li deve raccontare. Ma ovviamente, sono autorizzati gli scongiuri.

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