
Dopo lunga malattia si è spento il 4 aprile il giornalista ternano, a lungo “cantore” delle gesta rossoverdi con la sua telecamera
Quell’ultima partita allo stadio in una sera d’inverno, il caffè insieme al bar nell’intervallo e il solito commento fra cronisti ed amici: “Mamma mia come sta giocando male oggi la Ternana“.
Poi nel pomeriggio successivo il malore e l’intervento chirurgico a cui sono seguiti cinque anni e mezzo di silenzio, attesa e speranza. Moreno Asciutti però purtroppo, non ce l’ha fatta: è morto il 4 aprile 2023 a 61 anni. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate. Giornalista pubblicista e operatore televisivo, per molti anni è stato la colonna della Rai a Terni: dopo gli esordi a Tele Galileo, ha infatti lavorato per la Snap, la società a cui la tv pubblica affida le riprese sul territorio.
Non c’era notizia di cronaca o politica dove non ci fosse Moreno, per oltre 30 anni. Ma la Ternana era la sua vera passione. Ne raccontava le gesta con la telecamera e viveva la partita anche da tifoso qual era. Moreno Asciutti – “Spaventone”, come si autodefiniva anche sui suoi profili social – era molto di più: era un sorriso per tutti, la gentilezza fatta persona. Era la pacca sulla spalla, lo scherzo, l’autoironia. Ma anche la estrema serietà e la professionalità sul lavoro.
Chi scrive aveva (ha) in comune con Moreno il giorno ed il mese di nascita. E allora aspettavamo la mezzanotte, per farci gli auguri, per vedere chi arrivava prima. Salvo poi abbracciarci di persona, tanto quel giorno si lavorava come sempre e ci si sarebbe visti tutti quanti: “Ciao Bambolotti belli, come state?“. E giù una risata collettiva.
Dire che Moreno lo conoscevano tutti in città è quasi scontato. Ma basta andare sul suo profilo facebook e vedere gli attestati di stima per capire quanto fosse amato l’uomo, prima ancora del giornalista. Terni e la Ternana perdono un pezzo della sua storia. Noi, che lo abbiamo conosciuto e abbiamo lavorato al suo fianco, perdiamo un pezzetto di cuore.
Alla famiglia ed ai suoi cari più stretti, va il cordoglio della nostra redazione.
