
Il presidente rossoverde spiega su Instagram i motivi della clamorosa decisione: “Giochiamo sempre soltanto un tempo, ultimamente la media è da retrocessione”
Dopo la clamorosa decisione di esonerare Cristiano Lucarelli, al termine della partita persa della Ternana a Pisa, c’era grandissima attesa per ascoltare le spiegazioni di Stefano Bandecchi, che sono arrivate intorno alle una della notte.
ATTESE NON MANTENUTE. Nel classico video su Instagram, il presidente rossoverde è apparso alquanto irritato dalla prestazione delle Fere all’Arena Garibaldi e non ci è andato leggero con il suo ormai ex allenatore”: “Sento parlare tutti quelli che non vedevano l’ora di darmi del matto, ma la vita è fatta di fatti concreti e di risultati. A Lucarelli voglio bene, proprio per i risultati che ha fatto in questi anni a Terni e con il tempo è diventato anche un amico, perché è una persona vera e di cuore. Ma se poi certe situazioni non si realizzano e restano solo parole, bisogna fare ragionamenti diversi”.
DA RETROCESSIONE. Bandecchi entra più nello specifico di ciò che non è andato: “E’ vero che ancora siamo messi bene in classifica, ma le altre devono giocare e stasera potremmo ritrovarci ottavi o noni, staccati dalle prime, e non è la situazione ideale. Nelle ultime cinque partite abbiamo raccolto solo tre punti ed è troppo poco, diciamo che sono una media da retrocessione. Ultimamente non abbiamo mai giocato più di un tempo nella maniera giusta, evidentemente ognuno di noi hai i suoi limiti e vanno fatte delle scelte. La Ternana ha una panchina molto lunga e atleti molto forti, non credo i risultati siano all’altezza delle aspettative”
CAMBIARE PAGINA. “Lucarelli non morirà di fame perché dovrò pagarlo fino al 2025. Questo dimostra che avevo puntato su di lui per il futuro, però ad oggi i fatti e i risultati non gli danno ragione. Lo ringrazio molto per quello che ha fatto, ma credo ci sia bisogno di un momento di riflessione, senza Lucarelli in panchina. Male che vada faremo zero punti nelle prossime cinque partite, ma zero o tre si retrocede lo stesso“ conclude il presidente, che evidentemente non ha proprio digerito l’andamento delle ultime settimane.
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