
Il tecnico, ex delle Fere, conosce bene il patron: “Pensa prima ai risultati e poi al cuore, si è legato a Terni e può fare il sindaco”
Una “Bandecchiata“. Così, la chiama, Sandro Pochesci. Proprio lui, allenatore della Ternana della “prima ora” della gestione Unicusano, ora commenta l’esonero di Cristiano Lucarelli dalla guida tecnica delle Fere. Lo fa in un’intervista rilasciata al sito PianetaB.it, nella quale ha parlato proprio del numero uno rossoverde, sia come presidente che come aspirante nuovo politico.
VOGLIA DI VINCERE. Ecco come Pochesci spiega, a PianetaB la decisione presa da Bandecchi: “Il presidente pensa di avere un organico da serie A e non vincere 5 partite lo ha fatto dubitare. Lui considera Lucarelli un amico, come ai tempi considerava un amico anche me. Questa scelta gli fa male, ma è abituato a ragionare badando ai risultati e non al cuore“. Di Lucarelli, Pochesci dice: “Ha fatto un ottimo lavoro. Aveva anche registrato la fase difensiva. La Ternana stava perdendo di efficacia in attacco, ma non a causa del gioco. Qualche singolo era un po’ appannato. La scelta di Palumbo in panchina? Solo un allenatore sa quello che un calciatore gli trasmette nel quotidiano. Io capisco la voglia di vincere del presidente e penso che abbia un’idea chiara del sostituto, altrimenti non si sarebbe comportato così“.
“ECCO CHI PRENDEREI, IO”. Sostituto che, a detta di molti, potrebbe essere Roberto D’Aversa. “E’ uno che ha già lavorato col direttore sportivo Luca Leone a Lanciano – dice Pochesci – e nonostante aspetti la serie A, potrebbe accettare“. Ma il tecnico romano ha una sua idea di chi potrebbe essere l’uomo giusto per guidare le Fere. E indica proprio un altro dei tanti nomi che circolano: “Io prenderei Andreazzoli. Questa squadra è perfetta per lui“. Dice anche la sua, tornando a Bandecchi, sulla candidatura a sindaco di Terni avanzata dal presidente della Ternana: “Quando agisce, ha sempre le sue ragioni. A lui il calcio non piaceva, sono stato io a convincerlo. Ora che si è appassionato e che sta avendo un grande ritorno di immagine per la sua università, vuole il massimo, ossia la serie A. Si è legato tantissimo a Terni, si è messo in testa di fare anche il sindaco e sono certo che ci riuscirà“.
