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Stadio-clinica, la Regione non chiude la porta alla Ternana

Nota dell’ente nella quale la giunta considera la possibilità di rianalizzare i bisogni sanitari nei territori regionali

Il progetto stadio-clinica? La Regione non chiude le porte. Anzi, la giunta regionale sembra lasciare ancora uno spiraglio aperto per il progetto del presidente della Ternana Stefano Bandecchi, dopo l’esito della conferenza di servizi con il alla realizzazione della struttura ma con determinati paletti e determinate condizioni. Una risposta che non ha soddisfatto per nulla i presenti a Perugia, e che non ha soddisfatto per niente nemmeno il presidente Bandecchi. La clinica si può fare, ma per accreditamenti e convenzionamenti la struttura deve entrare nel piano sanitario regionale, in fase di redazione e nel quale ad oggi non è contemplata. Ma si può ancora cambiare qualcosa, evidentemente. Tanto che arriva un comunicato nel quale traspare un’apertura della giunta regionale per rivedere anche le esigenze sanitarie sul territorio.

NUOVA PROGRAMMAZIONE SANITARIA. La Regione dell’Umbria, attraverso l’ufficio stampa, spiega in una nota diffusa: “L’assenso solo parziale è ovviamente in merito alla procedura unificata che era stata richiesta. Rimane impregiudicato, da parte della Regione, la possibilità di assenso a prevedere la sola realizzazione della clinica, ma nell’ambito di una nuova programmazione sanitaria, mentre la previsione delle tre fasi successive saranno oggetto di valutazione da parte degli organi a ciò deputati mano a mano che il richiedente realizzerà quanto richiesto, in un’ottica di equilibrio territoriale che punti sui migliori livelli di complementarità, come da volontà già espressa recentemente e che sarà formalizzata appena possibile in una apposito atto“.

RIVEDERE PRESTO LE CONVENZIONI. Dunque, potrebbe riaprirsi qualcosa, in questa partita. E la Regione potrebbe rimettere le mani propri sui criteri attualmente in atto. “In ottica di programmazione sanitaria – si legge nel comunicato dell’ente – il governo regionale intende effettuare una ricognizione generale dei bisogni di salute e mobilità passiva e, con essa, rivedere le convenzioni in essere al fine di fornire servizi di qualità evitando l’emorragia di utenti verso le strutture extraregionali territorialmente limitrofe. In tal senso come detto, verrà intrapreso un percorso tecnico amministrativo entro tempi ragionevolmente brevi“.

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1 anno fa

Genuflessi e rivetenti ringraziamo per lo spiraglio ancora aperto….

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1 anno fa

BASTA CON LE BUFFONATE PACCHIANE

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1 anno fa

Ancora seguitano a prenderci per il c..o,Etruschi del c…o. Speriamo di passare ad altra provincia e soprattutto ad altra Regione prima possibile. Capoluogo vergognoso e soprattutto chi dovrebbe reagire ancora di più.

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1 anno fa

La clinica è impossibile ..

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1 anno fa

Credo che se il progetto lo avesse presentato il Perugia, avrebbero approvato tutto

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1 anno fa

Occhio ci vorranno anni per cambiare la legge.

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1 anno fa

Speriamo non sia solo uno smorzafuoco…..

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