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Stadio-Clinica, il Coordinamento Ternana clubs: “Il parere, per noi, è positivo”

Il commento dai clubs alle indiscrezioni sulle risposte dell’Università del Sacro Cuore: “Anche con paletti, indica alla Regione una strada”

Il parere di Renato Balduzzi sul progetto stadio-clinica? Non è negativo. Anzi, indica alla Regione anche la strada da seguire, innanzitutto autorizzando la realizzazione della nuova struttura per poi procedere successivamente agli accreditamenti e ai convenzionamenti. Lo afferma il Centro coordinamento Ternana clubs in un comunicato diramato all’indomani della diffusione delle prime indiscrezioni sul parere espresso dal docente, nonché ex ministro, per conto dell‘Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Secondo indiscrezioni riportate dal sito www.sporterni.it, il parere definisce la non procedibilità dell’iter in conferenza di servizi, in quanto non  si può accreditare una clinica prima che venga realizzata, suggerendo anche delle possibili soluzioni, come quella di individuare con la Ternana calcio un ramo di specializzazione specifico e, una volta che ci sarà la clinica, aprire l’iter di convenzionamento affidandone la gestione mediante un bando, con la possibilità del mantenimento da parte del soggetto pubblico di una quota maggioritaria e, di conseguenza, con quella minoritaria in mano al privato.

PUNTI FERMI. Ecco alcuni passaggi del comunicato del Centro coordinamento Ternana clubs: “Il parere del Professor Balduzzi (qualora alcune indiscrezioni giornalistiche che sono emerse troveranno conferma) è sostanzialmente positivo, poiché traccia la strada e fissa paletti precisi sull’iter per giungere alla realizzazione del progetto stadio/clinica. Il primo punto fermo (e non scontato, perché sussistono norme e prescrizioni sia urbanistiche che sanitarie), è che la conferenza dei servizi può autorizzare la realizzazione della clinica. Il secondo punto fermo, è che l’accreditamento e il convenzionamento potranno avvenire in step successivi e il parere, anche in tal caso, indicherebbe i passaggi da rispettarsi, sempre nell’osservanza della legge e delle procedure. Qualora la conferenza dei servizi non possa già pronunciarsi in questa fase, dovrà essere la Regione, attraverso un riequilibrio che tenga conto delle necessità della provincia di Terni in contempo con la prossimità territoriale, ad inserire in modo chiaro e non equivoco tale volontà politica nel piano sanitario regionale, prevedendo una redistribuzione delle convenzioni via via che andranno in scadenza con appositi bandi, come per legge. Se la volontà politica di procedere in tal senso sussiste, di tempo a disposizione ce n’è, considerati i tempi necessari alla realizzazione materiale del progetto da parte della Ternana calcio. Terzo punto fermo, il parere indica (ad esempio rispetto alle specializzazioni ed attività da svolgere nella clinica) anche un percorso coinvolgente la Asl territoriale di competenza e una ulteriore possibilità che preveda una sinergia pubblico/privato circa possibili forme di sperimentazione peraltro già percorse nel nord dell’Umbria“. Dunque, per il centro di coordinamento il parere di Balduzzi è in realtà un parere propedeutico verso una risposta affermativa della Regione.”Da tutto ciò si evince – si legge –  seppur con ovvi paletti e tempistiche da rispettare, un sostanziale ‘sì’ al progetto che mette definitivamente la palla in mano alla Regione e alla sua volontà (o meno) di individuare tra i percorsi suggeriti quello più confacente alle esigenze generali e territoriali per arrivare ad un esito positivo“.

PALLA ALLA REGIONE E ALLA CITTA’. Il coordinamento chiede alla presidente della Regione Donatella Tesei e all’assessore alla sanità Luca Coletto di “uscire da quella ambigua ‘zona grigia’ dietro alla quale si sono trincerati fino ad oggi e pronunciarsi chiaramente nel merito, perché il parere indica loro inequivocabilmente l’iter da seguire e anche possibili alternative“. Infine, l’invito all’intera comunità ternana a restare unita:”Auspichiamo che per il futuro si possa tutti remare dalla stessa parte, che per noi significa avere a cuore gli interessi pubblici della città e della Ternana, in un’ottica di sviluppo e di benessere generali, chiaramente sempre nel rispetto delle leggi e della legalità, ma respingendo con forza quel ruolo di subordinazione al quale Terni e provincia sono sempre state relegate dalle amministrazioni regionali che si sono succedute nel tempo. Attendiamo con favore l’incontro tra le parti del 3 novembre e la chiusura della conferenza dei servizi con moderato e rinnovato ottimismo“.

 

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