Il quotidiano Sporterni.it anticipa la consulenza di Balduzzi in vista della riunione in regione: Palazzo Cesaroni non può autorizzare una struttura ancora da realizzare ma solo autorizzarne la costruzione.
Si potrebbe quasi dire che fosse nell’aria da quando la Regione aveva affidato il parere ad un esterno, ma adesso il percorso per la clinica da affiancare allo stadio Liberati voluta dal presidente della Ternana Bandecchi si complica. A pochi giorni dalla convocazione della conferenza dei servizi, prevista per il 3 novembre, un macigno rischia di abbattersi su tutto il progetto.
Secondo quanto riferisce il quotidiano sportivo online Sporterni.it infatti, riporta la conclusione alla quale sarebbe giunto il professor Renato Balduzzi, dell’Università Cattolica, al quale la Regione ha pagato con circa 40.000 euro la consulenza: “Impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva, nei termini sopra indicati, la sola autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria”.
In pratica è l’assist che apre la strada al “no” della Regione all’accreditamento, con Palazzo Cesaroni che adesso avrebbe anche le cosiddette “pezze di appoggio” per motivarlo. “L’unico provvedimento autorizzatorio suscettibile di essere assorbito nel provvedimento conclusivo della Conferenza dei servizi decisoria – scrive Balduzzi – può essere rappresentato dall’autorizzazione alla realizzazione della struttura. Ogni ulteriore passo verso l’ottenimento dell’accordo contrattuale – che il progetto definitivo qualifica come convenzionamento – ‘esorbita’ dalla sfera di potere attribuita alla competenza della Regione di fronte alla situazione di fatto e di diritto rappresentata nel progetto definitivo, che prevede la costruzione ex novo della clinica-casa di cura”.
Che cosa succede ora
Difficile dire che strada prenderà il progetto. Leggendo la motivazione, anticipata da Sporterni, tutto sembrerebbe tornare alle famose “4A” (autorizzazione, agibilità, accreditamento, accordi contrattuali). In sostanza: non si può accreditare una struttura che non c’è. Quindi prima la struttura va autorizzata – e qui secondo Balduzzi invece la Regione può dare parere positivo – e poi eventualmente, dopo aver ricevuto l’agibilità, si parlerà di accreditamento.
Bandecchi quindi dovrà sottostare alle varie fasi. Possibile che la regione lo autorizzi a costruire, ma senza garanzia di accreditamento, perchè, si legge, ogni fase è soggetta a “un procedimento al cui interno l’amministrazione regionale procedente è chiamata a valutare la compatibilità del provvedimento richiesto con la programmazione sanitaria regionale: in termini generali, in sede di autorizzazioni, e in termini più stringenti, in sede di accreditamento”.
Balduzzi suggerisce le “scappatoie”. La prima sarebbe la creazione di servizi specialistici di eccellenza che consentano alla Regione la cosiddetta “sperimentazione gestionale”, con l’affidamento in sostanza tramite bando da parte della Regione di tali servizi ad un privato con la metà dei posti letto previsti nel progetto: l’esempio è la clinica ortopedica Prosperius di Umbertide.
L’altra è avviare, all’interno della discussione in corso sul nuovo Piano sociosanitario regionale, una ricognizione delle esigenze della programmazione sanitaria nell’area della Provincia di Terni, dalla quale potrebbe emergere uno spazio per l’Azienda unità sanitaria locale nel senso dell’attivazione di una chiamata di disponibilità di soggetti privati, anche non profit.
Io sono dell’idea di fare un referendum per passare con il Lazio, tanto peggio di così …….
Mandiamo dei rappresentanti che davvero siano la nostra voce e la nostra volontà in quel palazzo dove si fanno solo gli interessi si Perugia… facciamoci sentire perbene
Ma la differenza per lo stadio Curi e il Liberati quale è
Fuori da questa regione di 💩
Questa è la nostra realtà, i nostri ex governanti sono ancora in grado di dare scacco e non si daranno mai x vinti,con qualunque mezzo.
Bandecchi saprà sicuramente cosa fare è uno con le palle! E uno di noi….vuole costruire e lo farà e lo metterà in quel posto ai perugini
Spero solo sia una notizia mal interpretata!!!
40.000 €. (per una consulenza e una risposta più che ovvia) spesi soltanto per avere una pezza d’appoggio. Politici ternani (… qualcuno è anche un legale) spero solo che non sarete capaci di dirci semplicemente e canditamente che “la legge è legge!” Rappresentate noi (tutto il popolo ternano) che vogliamo questa cosa, quindi fuori gli attributi senza nessun “sissignore!”
Come al solito Perugia in mezzo alle
Mo c’è lo spiegherà Bandecchi quello che dice questo signore e lui saprà come muoversi
Non si deve accettare questa risposta…siamo il linea per avere la clinica…Bandecchi non ti fermare assolutamente!!!
Più di tutto in questa vicenda , e la politica della città di Terni che si deve far sentire ! Non si può accettare una situazione del genere!
Sicuramente Bandecchi ha ragione, è stata posta male la domanda,ora a parte i soldi pubblici buttati x una consulenza che si poteva avere anche gratuitamente presso una struttura pubblica,vediamo se in regione c’è la volontà di fare
Ma possibile che non cè un politico con le PALLE, che propone da uscire da Perugia come regione? facciamo un Umbria del sud, con Terni capoluogo accorpando Spoleto e la Valnerina con Cascia e Norcia..vogliamo autonomia da Perugiaaaaa..
Sempre burocrazia, burocrazia, burocrazia ed interessi politici e personali, ma quando ci riprenderemo come Paese?
La solita e melensa prassi burocratica italiana, ma quando finirà tutto questo e verrà veramente l’intenzione di pensare al Paese invece dei soliti giochi di guadagno personali e politici?
La regione ha speso i nostri soldi per un parere già scontato infatti non si può convenzionare una cosa che non esiste. Questo parere secondo me non servirà sulla decisione finale
Etruschi
La regione ha speso 40 Mila Euro perché non sono all’altezza di decidere niente,Tesei e Coletto sete dei 🤡🤡🤡🤡
Quei cialtroni della Regione comunque tra pochi mesi cisono le elezioni in Umbria fate in po’ voi 🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡🤡
Non è così a quanto si legge qui….
https://www.ilmessaggero.it/umbria/la_reazione_se_cosi_fosse_ho_ragione_di_credere_che_il_quesito_posto-7024383.html
Giampaolo Lu Cannonico
Ma cosa vi aspettavate da quella melma che regna in Regione?
Qualora fosse vero sarebbe una inopportuna fuga di notizie prima della conferenza dei servizi…qualcosa non quadra!!
E guarda un po’….la risposta arriva dopo le politiche…..🤣🤣🤣🤣🤣🤣
infatti è quello che chiede Bandecchi la garanzia che investendo 50 milioni abbia almeno una parte garantita di posti letto in convenzione…. cioè chiede quello che fanno tutti prima di costruire RSA o clinica specialistiche …. comunque puo anche andar bene il fatto di costruire e poi chiedere… perché visto che a terni non ci sono cliniche dovranno dare dei posti convenzionati tanto più se fai un tipo di specializzazione che non esiste nella provincia
Si ma chiedere sapendo che verrà accolta sennò è una presa….per i fondelli e comunque la volontà politica di riequilibrare i territori non c’è. Per un semplice motivo : i 2/3 degli umbri sono in provincia di Perugia. Come diceva il Marchese del Grillo …io so io e voi non siete un ….😁
P.S. chiaramente sono tutte strutture del comparto sanitario non del sociale, cioè sono economicamente a carico dellaSanita Regionale,tanto per sgomberare il campo da eventuali equivoci.
Ma questo era ovvio. Tu costruisci, compri i macchinari e assumi il personale in base a cosa ti specializzi. Poi lavori privatamente. Ti convenzioni con fondi privati e assicurazioni private come tutte le cliniche private. Poi parteciperai a bandi regionali per convenzioni pubbliche
Mega sciocchezza galattica. Vengo da 25 anni di cooperazione sociale,cooperazione che gestisce in proprio un bel numero di Rsa,centri diurni per disabili,strutture psichiatriche ecc.ecc.Molte di queste strutture sono state acquistate e completate con investimenti milionari. E voi pensate che le cooperative sociali si siano mosse o si muovono senza che con le USL e la regione non ci siano accordi anche se non scritti? E voi pensate che qualcuno investa senza una garanzia? Andiamo ,quello che vale per le strutture sanitarie del comparto cooperativo perché non deve vale per il privato? La verità è semplicemente quella che le cliniche sono… Leggi il resto »
Grazie di cuore,a tutti i politici ternani che tacitamente anno avalla to per anni ed anni questo schifoso spadroneggiare
perugino .BANDECCHI NON MOLLARE, TERNI TI AMA!
Sono cose diverse.
La clinica privata in primis è convenzionata con fondi, assicurazioni, mutui soccorsi, Inps e chi più ne ha più ne metta. Poi anche una parte di convenzione pubblica.
Per esempio una clinica specializzata su atleti professionisti che sono tutti coperti da assicurazioni.
Anche una clinica dentale non avrebbe bisogno di grandi convenzioni pubbliche. Quindi procedete se volete. Ma evitare cliniche per l’appendicite perché difficilmente sarebbero accreditate.