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Ternana, un avversario alla volta: Sudtirol

Nuovo appuntamento con le schede quotidiane su ognuna delle 19 avversarie dei rossoverdi in campionato, in ordine del calendario. La matricola di montagna.

La redazione di Calciofere continua con l’iniziativa di proporre quotidianamente una scheda su una delle avversarie della Ternana nel prossimo campionato di serie B. La sedicesima di queste avversarie, è il Sudtirol, che i rossoverdi di Cristiano Lucarelli dovranno incontrare in campionato domenica 11 dicembre 2022 alla diciassettesima giornata allo stadio Druso, con ritorno a Terni, allo stadio Liberati il 6 maggio 2023.

SCHEDA AGGIORNATA AL 6 AGOSTO 2022.

PRIMO APPROCCIO. Come una diciottenne al ballo delle debuttanti. Il Sudtirol, chiamato anche Alto Adige, dopo aver festeggiato la storica promozione in serie B grazie al campionato di Lega Pro 2021-22 dominato nel girone A, ora è pronto a vivere la sua prima esperienza cadetta. Mai prima d’ora, infatti, i colori di Bolzano erano stati rappresentati nella seconda serie italiana. Traguardo importante, per la realtà di un territorio dove si predilige, come pratica sportiva, quella delle specialità degli sport invernali, o di montagna. A fare l’impresa, il gruppo vincente del tecnico Ivan Javorcic, che però dopo il campionato trionfale non è stato riconfermato ed ora il Sudtirol lo incontra da avversario sulla panchina del Venezia. Interessante anche l’assetto della compagine societaria, basato su una sorta di azionariato diffuso attraverso una public company formata da una trentina di soci, tra i quali aziende importanti e soggetti ecomonicamente benestanti. La presidenza, espressa attraverso un’assemblea elettiva chiamata ad esprimersi anche sui membri del consiglio di amministrazione, è affidata a Gerhard Comper. Come primo anno in serie B, il Sudtirol può accontentarsi di puntare alla salvezza. Le ambizioni ci sono, ma forse verranno calate come carta nelle stagioni a venire.

L’ALLENATORE. Da talentuosissima promessa del calcio italiano mai davvero sbocciata come avrebbe meritato, ad allenatore ambizioso e desideroso di farsi strada sulle panchine. Questo è Lamberto Zauli, nuovo allenatore del Sudtirol. A lui il doppio compito di prendere l’eredità di Javorcic ma anche di guidare dalla panchina la squadra altoatesina alla sua prima storica partecipazione in serie B. 51 anni, nativo di Roma, Zauli viene da un’accademia importante come quella della Juventus. Ha trascinato nel 2021-22 la squadra bianconera alla fase nazionale dei playoff di serie C, dopo aver centrato gli spareggi anche l’anno prima e facendosi bene le ossa in quella che era stata la palestra anche di Fabio Pecchia, vincente poi con la Cremonese e promosso in serie A. Un buon auspicio, per il tecnico della squadra bolzanina. Da allenatore, tanta gavetta. Esordio nel 2009-2010 nel Bellaria Igea Marina in seconda decisione di Lega Pro (la ex serie C2, per intenderci) , dove aveva chiuso la carriera da calciatore. Poi le esperienze sulle panchine di Fano, Reggiana, Real Vicenza, Pordenone, Santarcangelo e Teramo, prima di prendere in mano la Primavera dell’Empoli e guidandola per due campionati e di trovarsi subito dopo nel giro della Juventus. Nel club torinese ha fatto prima l’allenatore della Primavera e poi per due anni il tecnico della seconda squadra che sta in serie C, con altrettante qualificazioni ai playoff. Una carriera fin qui fatta di tanti subentri e tanti esoneri, ma nella quale l’allenatore romano h avuto modo di fare tanta esperienza e di superare anche momenti difficili legati alle squadre che allenava. Ha guidato sempre squadre di Lega Pro. Anche lui, come la sua attuale nuova squadra, è un debuttante in serie B. E sanno tutti quanto può essere difficile e spesso spietato il debutto nella serie cadetta. Lamberto Zauli, con le sue squadre, lavora prevalentemente sul modulo 4-3-3.

GLI ACQUISTI. Questi i nuovi arrivi al 6 agosto 2022 in Alto Adige. In porta c’è stato il ritorno dal Pescara di Alessandro Iacobucci. Per la difesa, sono arrivati Alberto Barison dal Pordenone, Filippo Berra dal Pisa e Tommaso D’Orazio dall’Ascoli. Per il centrocampo, eco gli arrivi di Luca Belardinelli dall’Empoli, di Marco Pompetti dall’Inter e di Hans Nicolussi Caviglia dalla Juventus. Ma il colpo è stato Nicholas Siega, dal Pisa. In attacco, il Sudtirol ha preso tre ex rossoverdi, vale a dire Mirko Carretta dal Perugia e, dall’Atalanta, Simone Mazzocchi (per lui è un ritorno in Alto Adige dove aveva già militato in passato) e Christian Capone. Oltre a loro, ecco pure Mattia Sprocati dal Parma.

IL PRECAMPIONATO. Il Sudtirol ha svolto il lavoro di preparazione alla stagione nel ritiro di Masseria, frazione di Racines, dall’11 al 22 luglio. I test sono stati il 16 luglio con il Val Ridanna vinto 8-1 e il 21 luglio quello di lusso con il Sassuolo perso 2-0. Male il debutto ufficiale, in Coppa Italia, con la sconfitta interna patita per opera della Feralpisalò per 3-1 e l’eliminazione dal torneo. Per il 7 agosto, programmata un’altra amichevole, con il Mantova.

LA ROSA. Questo l’organico del Sudtirol al primo agosto 2021, in attesa dei prossimi movimenti di mercato.

PORTIERI: Simon Harraser, Alessandro Iacobucci, Michele Marano, Giacomo Poluzzi.

DIFENSORI: Alberto Barison, Filippo Berra, Marco Curto, Tommaso D’Orazio, Simone Davi, Filippo De Col, Jonas Heinz, Tobias Sinn, Kevin Vinetot, Giovanni Zaro.

CENTROCAMPISTI: Luca Belardielli, Raphael Kolfer, Shakla Mawuli Eklu, Noah Mayr, Marco Moscati, Hans Nicolussi Caviglia, Marco Pompetti, Nicholas Siega, Fabian Tait.

ATTACCANTI: Christian Capone, Mirko Carretta, Daniele Casiraghi, Manuel Fischnaller, Adrian Lechl, Simone Mazzocchi, Raphael Odogwu, Matteo Rover, Mattia Sprocati, Sebastiano Uez, Davide Voltan.

LO STADIO. Il Sudtirol gioca le proprie partite casalinghe allo stadio Druso. E’ uno stadio con quasi un secolo di vita, essendo sorto negli anni Trenta, nel quartiere bolzanino Gries-San Quirino. L’intitolazione a Druso, politico dell’antica Roma e fratello di Tiberio e padre di Claudio Germanico, è dovuta al fatto che proprio lui fece costruire il primo ponte sul fiume Isarco, proprio dove si trova l’attuale Bolzano, chiamato infatti Pons Drusi. Proprio come la squadra a cui dà sede di gioco, anche lo stadio Druso è un impianto debuttante in serie B. Tanto è vero che in estate è stato sottoposto a un intervento di sostanziale ristrutturazione e rinnovamento, successivo ad una prima ristrutturazione avvenuta già nel 2017. Il terreno di gioco è in erba e, con la capienza omologata di 5.500 posti, si può dire che il più piccolo tra gli stadi di tutta la serie cadetta.

OGGI GIOCHEREBBE COSI’ (fare click sull’immagine per ingrandirla)

 

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