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Cremonese-Ternana, Lucarelli: “Entusiasmo e nuove idee, la mia ambizione è la Serie A”

Il tecnico rossoverde parla in vista dell’esordio ufficiale stagionale in Coppa Italia: “Sogno la promozione con le Fere. Di mercato non parlo, i nostri obiettivi saranno settimanali”

Prima conferenza stampa ufficiale per mister Cristiano Lucarelli, in vista dell’esordio stagionale della Ternana in Coppa Italia, lunedì a Ferrara contro la Cremonese. Ecco le sue parole, rivolte soprattutto alla nuova annata che alla partita in sé.

“Il gruppo sta bene, siamo quasi totalmente quelli dello scorso anno, tranne i tre nuovi innesti. Abbiamo un nuovo entusiasmo e idee, con l’entrata del nuovo componente dello staff, c’è quel pizzico di curiosità in più per lavorare bene. Siamo soddisfatti ma non appagati, abbiamo ancora da lavorare molto”

“Che Cremonese sarà? Hanno una squadra forte, una proprietà importante e una dirigenza molto preparata. quest’anno faranno bene anche in Serie A. Noi andremo là per cercare di trovare risposte, faremo il nostro per la maglia che indossiamo, non tanto per la Coppa Italia, che ormai è diventata una competizione troppo scientifica, che lascia poco spazio ai sogni”

Le nostre aspettative alte? Sì, così come le hanno altre 17-18 squadre, forse un paio non hanno grandi chance. Ma dobbiamo sapere che 17-18 squadre vorranno vincere il campionato, ma inevitabilmente molte lotteranno per salvarsi e alcune retrocederanno, pur partendo con una squadra competitiva. Noi vogliamo essere un “trattore”, sappiamo che dovremo essere più umili, abbiamo le giuste pressioni, soprattutto interne della nostra proprietà, ma non tantissime all’esterno. La vittoria dell’anno scorso a Bologna aveva creato molte pressioni, si era pensato che potevamo mantenere lo standard del campionato di Serie C e non era possibile”

“Le dinamiche interne sono diverse rispetto a chi viene dall’esterno, abbiamo fatto un grandissimo lavoro in questi due anni. La mia ambizione è quella di allenare in Serie A, il sogno è quello di farlo con la Ternana”

La condizione di Falletti? Siamo alla soglia dei sei mesi, che è l’obiettivo morale per certi tipi di infortunio senza avere imprevisti, ma a livello emotivo e di responsabilità sono d’obbligo i sei mesi. Lui ha avuto un percorso regolare e costante senza grossi intoppi, ma dobbiamo stare molto attenti a non creare contrasti dal punto di vista fisico. In partite ufficiali gli avversari non si tirano indietro a fare contrasti, quindi dobbiamo valutare”

Il modulo? Abbiamo stabilito un sistema di gioco che potesse far giocare insieme tutti i nostri giocatori più bravi, compreso Pettinari, che preferirebbe giocare centravanti da solo. Anche io da attaccante preferivo giocare da solo, perché devi pensare anche al movimento del tuo compagno di reparto, la maggior parte degli attaccanti preferisce stare solo e preoccuparsi solo della fase conclusiva. Ma Pettinari è uno che tende a venire incontro e raccordare, perciò può anche fare la seconda punta o uno dei trequartisti. Quest’anno qualora ci fossero difficoltà di modulo agiremo prima sul mercato e non aspetteremo gennaio. Partipilo ha caratteristiche da trequartista, Palumbo ha tendenza ad allargarsi, ma l’importante è essere sempre corti e occupare bene gli spazi, su questo dobbiamo essere intransigenti, sulla fase difensiva in generale”

Se manca qualche pedina? Non parlo di mercato, prima dell’inizio ho sentito parlare di 4 under e 4 over, finora siamo a un over e due under. Coulibaly è uno dei giovani più forti della Serie B se sta bene, ma ha giocato poco negli ultimi due anni, non sarebbe comunque immediatamente disponibile. Capanni? Spero che sia l’anno suo, ma di tutti. Lo scorso anno non ha avuto spazio a causa di un infortunio, ma è un ragazzo che se dovesse recuperare al meglio ha delle qualità importanti, ci potrebbe dare una grande mano in futuro, ancora non è pronto”

“Attualmente siamo 8-9 attaccanti, può essere che qualcuno possa partire. Rovaglia è un giocatore forte, che riesce ad abbinare struttura fisiche e tecniche, può arrivare in prospettiva al livello di Lucca, anche di più. Dobbiamo fare una scelta, se mandarlo a giocare in C da protagonista, a patto che però giochi tutte le partite, altrimenti ce lo teniamo”

Le condizioni del Liberati? Il mio obiettivo personale è allenare in Serie A l’anno prossimo, quindi mi concentro su tutto ciò che posso controllare io, ho massima fiducia su tutti i nostri professionisti, non ho mai fatto il giardiniere. Mi ricordo 4 anni fa quando era a Livorno, a Cosenza c’era un campo rizollato ma non c’erano le condizioni per giocare e fu data la vittoria a tavolino al Verona, avversario del Cosenza. Sto cercando di fare i salti mortali per allenarci in strutture da Serie B, su questo la società sta facendo di tutto, non è colpa di questa società se nel passato non ha costruito un centro sportivo. La società ci ha messo a disposizione un campo in erba, ma largo appena 58 metri, poi vai a Frosinone che è largo 70, qualcosa cambia. Il terreno rispetto gli standard di quelli in cui giocheremo in campionato”

“In occasione dei primi due gol del Frosinone in amichevole ci sono stati degli errori individuali. Dal punto di vista offensivo sono soddisfatto, anche se vorrei che anche i centrocampisti facessero almeno 5-6 gol a testa. Così come voglio andare in doppia cifra su calcio piazzato, è come se avessimo un bomber in più da dieci reti. Cercheremo di migliorare, ma bisogna essere predisposti ad un certo tipo di azione, non posso chiedere a Falletti un terzo tempo con stacco di testa”

“Cosa succederebbe se la Ternana non andasse in A? Non lo so, è un sogno e un obiettivo, magari non succederebbe niente. Spero di vederla un giorno nel massimo campionato, io ho tanta voglia di misurarmi con allenatori di quel livello. Ci sono degli allenatori che non ci sono andati tramite una promozione sul campo, ma farlo con la squadra che alleni ha un gusto diverso”

“Il livello della Serie B? Ci sono i valori della carta e poi ci sono quelli sul campo, che sono molto diversi. So che ci sono squadre sulla carta meno forti, come noi, che parteciperanno lo stesso al tavolo delle grandi, Noi abbiamo intrapreso un percorso da affrontare un passo per volta, una partita per volte. Il mio obiettivo è settimanale, con il lavoro e con il cuore, con il nostro trattore e il gruppo possiamo sopperire a tutte le difficoltà, senza fare tabelle e pronostici. In B anche se sei meno forte puoi raggiungere quell’obiettivo lì, si deve pensare al micro obiettivo e non al macro obiettivo, non dobbiamo fare questo errore. Ogni settimana ci sarà un obiettivo nuovo, costruire mattoncino dopo mattoncino. Io sono geloso per natura, ma non invidioso. O ammiro o ignoro, sto bene qui, mi piace questo progetto che stiamo portando avanti con sacrificio. Farò di tutto per portare la Ternana alla Serie A, ma non firmo per quell’obiettivo, anche quest’anno tutti vorranno vincere i rispettivi campionati, ma solo 8 nel calcio professionistico ce la fanno, e le altre 92 se la raccontano. Sarà complicato, ma non impossibile”

 

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