Ad Ascoli, rossoverdi in campo per inseguire il nono posto, eguagliando il tecnico reggino e la stagione dei quattro allenatori.

Obiettivi grossi, la Ternana, non ne ha più. Resta solo la soddisfazione di aver vinto il derby con il Perugia, ma all’ultima di campionato, ad Ascoli, la squadra rossoverde scende in campo per onor di firma e senza ambizioni. Ma c’è sempre un piccolo traguardo da inseguire, vale a dire il nono posto in classifica in serie B, che si concretizzerebbe in caso di vittoria sull’Ascoli e se il Perugia non dovesse battere il Monza. Un piazzamento, legato alla serie cadetta, che andrebbe ad eguagliare quelli simili ottenuti nel 2012-2013 e, in precedenza, nel 2004-2005. Ci riferiamo, ovviamente, ai piazzamenti dal 2000 in poi.

GLI ALTRI NONI POSTI. Ecco, dunque, negli ultimi 22 anni, quali sono i migliori piazzamenti in serie B conseguiti dalla Ternana, che ha disputato tra alterne fortune parecchi campionati cadetti. Il nono posto, che la squadra di Cristiano Lucarelli insegue ad Ascoli, è stato centrato in altre due occasioni. Ci è riuscita la Ternana di Mimmo Toscano nel 2012-2013. Anche in quel caso, la squadra era neopromossa. In precedenza, lo stesso piazzamento era stato raggiunto el 2004-2005, al termine di una stagione dall’inizio travagliato. Basti pensare che quell’anno si alternarono 4 allenatori diversi, vale a dire Corrado Verdelli, Giovanni Vavassori, Claudio Tobia, Fabio Brini  e di nuovo Tobia all’ultima giornata.

IRRAGGIUNGIBILI. Per tre volte, però, la Ternana ha saputo fare meglio di un nono posto. Cosa che nel 2021-2022 non sarà possibile. E’ successo nel 2000-2001, nel 2002-2003 e nel 2003-2004. Nel primo caso era la squadra di Andrea Agostinelli che disputò uno dei campionati più belli degli ultimi anni in serie B. Il tecnico romano venne eguagliato per due volte. Nel 2003-2004 ci riuscì la Ternana allenata da Mario Beretta. L’anno dopo, stesso risultato, anche se con tante recriminazioni, in quanto la squadra aveva addirittura girato al boa al secondo posto. Stagione cominciata con Beretta al timone tecnico e terminata con Bruno Bolchi. Ma fu anche la stagione del disimpegno della gestione Agarini.