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Spal-Ternana 5-1, chi di ‘manita’ ferisce di ‘manita’ perisce

A picco, le Fere nella serataccia di Ferrara con 5 gol incassati, pesa pure un rigore molto dubbio ma poi la squadra si dissolve da sola.

Senza i suoi fantasisti, la Ternana è perduta. Se poi ci si mette pure il difetto di andare nel pallone alla prima difficoltà, il disastro è servito. 5-1 per la Spal, a Ferrara. Una serata terribile, per la squadra di Cristiano Lucarelli. Una squadra abituata a regalare spesso vittorie con 5 gol ai suoi tifosi, specie nella passata stagione dei record, adesso prova sulla sua pelle cosa significa prendere un risultato così pesante da un avversario. Senza Falletti operato al crociato, senza Partipilo partito dalla panchina (probabilmente perché non al meglio), con Capone che non ha dato le risposte attese e un attacco sterile, la squadra rossoverde ha mancato un’occasione d’oro di bissare la vittoria a Parma e di mettere la parola fine sul discorso salvezza. Invece, no. C’è ancora da soffrire e da trottare, in questo campionato. Un campionato del quale lo stesso presidente Stefano Bandecchi continua a dirsi insoddisfatto, lanciando frecciate alla squadra e allo staff tecnico. Lo ha fatto pure dopo al vittoria di Parma. Figuriamoci, cosa penserà dopo questa serataccia.

BUON AVVIO, POI LE DUE SBERLE.Ternana subito pericolosa, con una bella giocata di Mazzocchi e Capone, entrambi partiti titolari nel 4-3-1-2 di Lucarelli, con Partipilo partito dalla panchina, e tiro altissimo di Palumbo da buona posizione. Rossoverdi pericolosi pochi minuti dopo anche con un colpo di testa di Pettinari finito al lato. La Spal, però, ha trovato il vantaggio con  Melchiorri, con una dinamica simile alla prima rete di Donnarumma a Parma, prima con segnalazione di fuori gioco e poi con riabilitazione della posizione con il var. Come spesso accade quando subisce gol, la Ternana ha reagito innervosendosi un po’. La reazione c’è stata, ma le tante imprecisioni non hanno consentito alle Fere di trovare la pericolosità sfoderata nei primi minuti. Spal vicina al raddoppio con un’altra ripartenza che ha sorpreso la retroguardia della Ternana, con Iannarilli prima e con Sørensen dopo, a sventare il peggio. Il portiere, al 33′, ha dovuto superarsi con un’autentica prodezza, deviando in angolo un tuiro di Crociata diretta all’angolino basso più lontano. Raddoppio arrivato a 35′, quando arbitro e var hanno giudicato irregolare un tocco netto con la spalla (e non col braccio) di Koutsoupias e hanno assegnato il rigore con cui la Spal, grazie alla trasformazione di Mancosu, è andata 2-0. Rossoverdi chiamati a una gara in salita. Tentativo di Palumbo sugli sviluppi di un corner, ma senza la mira giusta. All’ultimissimo istante, prima del riposo, ancora Spal pericolosa, con una conclusione da buona posizione finita alta.

LA NAVE AFFONDA. Secondo tempo difficile, per la Ternana, chiamata a una doppia rimonta. Rischio dopo neanche 5 minuti, con Iannarilli costretto agli straordinari in scivolata su Vido. Lo stesso attaccante ha tenuto ancora sugli scudi il portiere anche un paio di minuti dopo. Ma il peggio, in realtà, dove a ancora arrivare. Dentro Partipilo, per provare il tutto per tutto. Ma la terza rete della Spal, per di più a difesa schierata, con improvvisa ripartenza e tap in vincente di Vido che ha eluso la non impeccabile marcatura di Salim Diakite, ha di fatto messo la parola fine alla serata storta della Ternana, ancora prima che la squadra di casa finisse addirittura dilagando. Spal, ormai, sul velluto. La Ternana al tappeto. A un quarto d’ora dal termine, imporvviso risveglio della Ternana, con Partipilo di testa a trovare la rete. Una flebile speranza. Dopo due minuti, occasionissima per Mazzocchi, sul quale ci è voluto un grande intervento di Alfonso. Ma prima l’espulsione di Diakite per doppia ammonizione e poi la quarta rete trovata da Da Riva hanno definitivamente affossato la Ternana. Come una nave che ha imbarcato tanta acqua e non può evitare di affondare ingloriosamente. E nel recupero, ecco pure la cinquina, con doppietta personale di Luca Vido. La Ternana delle “manite”, ora, la “manita”, l’ha presa in faccia. E fa male. Probabilmente, molti uomini hanno pagato la stanchezza dopo la gara di Parma, risentendo anche delle tante partite ravvicinate (che, tuttavia, non sono finite). Ma questo non più essere un alibi.

Il tabellino.

SPAL (4-3-1-2): Alfonso; Dickmann, Vicari, Capradossi, Celia (21’st Meccariello); Zanellato (21’st Mora, 45’+1 st D’Orazio), Esposito, Crociata; Mancosu (21’st Da Riva); Vido, Melchiorri (31’st Colombo).

Panchina: Thiam, Pomini, Almici, Peda, Heidenreich, Tripaldelli, Zuculini. Allenatore: R.Venturato.

TERNANA (4-3-1-2): Iannarilli; S.Diakite, Sørensen, Capuano (10’st Defendi), Martella; Koutsoupias (10’st Partipilo), Proietti (31’st Furlan), Palumbo; Capone (31’st Peralta); Mazzocchi, Pettinari (22’st Paghera).

Panchina: Krapikas, Ghiringhelli, Bogdan, Boben, Salzano, Mazza, Rovaglia. Allenatore: C.Lucarelli.

Arbitro: Paterna (Teramo).

 

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