Il tecnico rossoverde ha commentato la vittoria della sua squadra al Tardini: “Abbiamo risposto sul campo, in trasferta abbiamo più spazi per esprimerci”

Una grande vittoria, voluta fortemente dalla Ternana al Tardini contro il Parma. Il tecnico rossoverde ha così commentato il successo dei suoi in conferenza stampa:

“Siamo stati bravi all’inizio dei due tempi, volevamo di togliere fiducia al Parma, che giocava in un ambiente ostile visti i loro risultati. Dal punta di vista tecnico sono una grande squadra, il secondo gol parla da solo. Abbiamo cercato di fare una battaglia in campo”

“In trasferta incontriamo delle squadre che cercano di fare la partita, noi lo facciamo anche in trasferta contro squadre tecnicamente superiori, in trasferta qualche spazio in più per attaccare lo abbiamo e cerchiamo di sfruttarli. Al liberati per noi è più difficile perché gli avversari si chiudono negli ultimi metri. Adesso con gli stadi mezzi vuoti il fattore campo incide meno”

“Gli infortuni? Donnarumma ha una distorsione alla caviglia, Kotsoupias ha un taglio profondo in bocca, Agazzi aveva un problema al flessore ma ha finito la partita”

“Oggi non abbiamo giocato molto diversamente rispetto alle altre volte, il risultato spesso condiziona i giudizi, abbiamo fatto anche meno occasioni da gol rispetto al solito. Se vinci sono tutti contenti. Siamo stati bravi ad isolarci delle polemiche e a rispondere sul campo”

“Speravo dentro di me di fare risultato, ma giocavamo contro calciatori che hanno fatto la Champions. Abbiamo subito due gol uno da corner e un altro su grande giocata di Vazquez, due episodi. I primi 20 minuti dei due tempi siamo partiti molto bene”

“Cosa ne penso del Parma? La Serie B è una brutta bestia, non sempre solo con i grandi giocatori vinci. Se andiamo a vedere la rosa hanno calciatori di livello superiore, talmente profonda che se mancano Buffon o Pandev non si sente la mancanza. In B devi avere la voglia di fare la battaglia 95 minuti. Quando scendi dalla Serie A, abituato a giocare a San Siro davanti a 70.000 persone, poi viene a giocare in B è non è facile mentalmente. C’è una grande proprietà che deve capire come va il calcio italiano, questa è una piazza”