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Zampagna e i suoi “fili rossoverdi” legati alla Fere

L’ex bomber all’evento della scrittrice Roberta Ronchetti, dedicato alle eccellenze cittadine e all’amore per la Ternana.

Avevo un sogno nel cassetto, sin da bambino, cioè quello di vestire la maglia rossoverde della Ternana. Un giorno, questo sogno, mi si è avverato“. C’era anche l’ex calciatore rossoverde Riccardo Zampagna, a raccontare storie di Ternana nell’evento valentiniano in Bct di venerdì 11 febbraio denominato “Fili colorati rossoverdi“, ideato dalla scrittrice e insegnante ternana Roberta Ronchetti, ispirato ai libri che lei stessa ha scritto per portare i suoi lettori alla ricerca di ciò che è bello e di ciò che, nella vita, rende felici. Con questo evento, si raccontavano proprio delle storie belle, legate anche alle Fere. Dunque, per il patrono dell’amore, San Valentino, l’amore per la Ternana. Zampagna ha portato la sua esperienza ed ha raccontato al sua storia legata a doppio filo sia a Terni che alla Ternana. Nella foto in evidenza, Zampagna è accanto a Maria Luce Schillaci che ha moderato l’evento e alla stessa Roberta Ronchetti.

LA ROVESCIATA DI PAPA’ E LA PRIMA PARTITA IN ROSSOVERDE. Parlando di sè, ha detto: “La mia storia è particolare e lunghissima e non è facile raccontarla. Anche perché in una città come Terni è difficile fare il passo per affermarti e diventare importante. Succede in tutti gli ambiti lavorativi. Forse, in Italia, solo Moreno Torricelli è riuscito a fare qualcosa di simile a me, partendo dall’Eccellenza per arrivare alla Juventus“. Sulla sua prima partita con la maglia della Ternana: “Ho ancora i brividi, se ci ripenso. Fu una cosa fantastica. Sin da piccolo, quando mi chiedevano se da grande volessi fare l’attore o il cantante, io rispondevo che volevo fare il giocatore della Ternana“. Ha raccontato anche il gol riportato in fotografia sulla copertina del suo, di libro, intitolato “Il mondo alla rovescia“. Il gol è quello che, in rovesciata, segnò in rossoverde al Treviso, al Liberati. ha spiegato, Zampagna: “Credo sia uno dei gol più belli segnati in carriera e averlo segnato con la maglia della Ternana è stato il massimo“. Fino alla sua passione per le rovesciate, che nasce in modo curioso: “Io rimasi affascinato quando vidi mio padre farne una, in una partitina che facemmo sotto casa sulla neve, quando io ero piccolo, tra noi bambini e i loro papà“. L’ex bomber delle Fere ha parlato anche della sua esperienza attuale con i bambini, nella scuola calcio di Campomaggiore che porta il suo nome. “Dai bambini, hai da imparare tante cose. Ti trasportano in maniera eccezionale. A loro, dopo ogni partita, ricordo sempre che chi vince esulta e chi perde impara“. Fino all’amore per Terni, la sua città. “La Amo. Per questo, ho fatto del tutto per tornare a vivere qui. E’ una città migliorata, ma c’è molto da migliorare ancora. Bisogna cambiare un po’ la mentalità e fare un passo in avanti“.

LE ALTRE STORIE BELLE. Amore per la Ternana, ma anche per l’attività che si fa nella vita, meglio se poi questa attività contribuisce a far diventare chi la svolge un’eccellenza capace di portare il nome di Terni in Italia e anche all’estero. Oltre a Zampagna, altri ospiti ternani hanno raccontato le loro “belle” storie. Come il musicista Marco Rea, arrivato con la sua chitarra per regalare momenti di musica nel corso del pomeriggio, ma anche per raccontare quella sua scelta di amore per la musica, preferita come ragione di vita intorno ai 40 anni di età a un posto di lavoro sicuro come quello di impiegato ministeriale dal quale si licenziò, “perché credo – ha detto – che si viva una volta sola e che sia inutile vivere se, nella vita, non si fa ciò che si ama“. Come lo stilista Luca Rondoni, che si è affermato con in suoi abiti da sposa nel mondo della sartoria e che ha preferito restare nella sua Terni per portare avanti la sua attività artigianale, rinunciando anche alla possibilità di andare in altre città con più opportunità, come Milano. Infine, Stefano Amici, barman e pasticciere, anche lui ternano, il quale ha parlato del dolce “amorpolenta” ed ha anche portato un momento di storia ricordando lo storico pasticciere di terni Spartaco Pazzaglia, colui che per gran parte del ventesimo secolo seppe rendere Terni e le sue paste rinomate in tutta Italia.

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Roberta Ronchetti
Roberta Ronchetti
2 anni fa

Grazie!♥️💚

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