Il giornalista esperto di calciomercato è l’ospite dell’ex attaccante rossoverde nella nuova puntata della rubrica da lui curata per Calciofere. Ecco alcuni stralci dell’intervista
Il giornalista Alfredo Pedullà, esperto di calciomercato, è l’ospite de L’Angolo del Bomber curato per Calciofere da Riccardo Zampagna. Ovviamente si parla del mercato, ma anche del campionato di serie B e della Ternana.
Si parte però parlando della serie B: “Dire una favorita? Impossibile perchè questo è il campionato più forte di sempre. Ci sono 3-4 squadre forti che sono diventate ancor più forti nel mercato di riparazione. Nel caso della Reggina si è spento l’interruttore. Hanno vinto una partita a novembre a Cosenza ed erano secondi, poi si è staccata la spina. Ci sono cose che partono dalla testa e finiscono nella tattica e quando succede ti inceppi poi perdi una serie di partite di fila come è successo alla Reggina. La squadra ora ha un buon margine sui playout mentre prima era data fra le migliori esprimeva un ottimo gioco, poi ci sono stati cambi di allenatore, con Aglietti, Toscano e Stellone e hanno fatto un mercato diverso“
Sulla Ternana
Poi ovviamente focus sulla stagione rossoverde e sul mercato: “La Ternana è forte, ha una prospettiva diversa perchè ne promossa ed ha aperto un ciclo dopo la straordinaria stagione passata. Ha una rosa importante ed un allenatore bravo, che io stimo e si è rinforzata con Bodgan. La società ha fatto grandi investimenti e potrà farne di importanti ancora nel prossimo futuro. La Ternana ha gente che in B fa la differenza, come Falletti. Bogdan è un elemento che può fare la differenza. Giusta la politica di non prendere i giovani in prestito per puntare invece sulla valorizzazione dei talenti propri. Alla Ternana giustamente il premio di valorizzazione non interessa, preferisce crescere talenti in casa”.
“Con Bogdan Lucarelli cambia modulo? Non so, potrebbe essere ma forse è stato preso per far ruotare un po’ i giocatori anche in vista del tour de force che attende la squadra adesso. Il rischio di infortunio è molto alto e quindi poterli alternare è positivo”.
Sulle operazioni di mercato, anche quelle sfumate, ecco le curiosità di Pedullà. “Brescianini non è arrivato, è stato cercato e trattato, ma è sfumato all’ultimo. Sicuramente era un obiettivo concreto, anche in prestito, per aumentare la rotazione. Poi non so cosa è successo, forse è stata la volontà del Monza. Un altro giocatore cercato è Cambiaghi del Pordenone, ma anche questo sarebbe arrivato in prestito dell’Atalanta e quindi non è stato preso. Viviani anche è stato cercato, piaceva molto anche al Brescia”.
Sugli obiettivi stagionali sul match di sabato : “La Ternana deve fare i punti per la salvezza: non è una banalità, ne mancano ancora la metà. Ha una rosa fortissima, soprattutto davanti ed è in grado di giocare ogni partita per vincere, deve affinare la mentalità e l’anno prossimo aggiungere quelle pedine per potersi togliere le soddisfazioni. Ma da dopo il match con la Reggina. (Pedullà è un tifoso reggino ndr)...sarà una partita bella ed aperta, la Reggina viene da un periodo di guai, adesso la squadra è stata cambiata con alcuni arrivi ed il ritorno di Folorunsho“
Sulle altre formazioni e su Lucca
Si parla anche delle altre big. “Il Parma? L’anno scorso prendeva giovani come Mihaila e adesso ha preso Pandev a 39 anni. La Spal poteva riscattare Moro ed invece adesso lo ha venduto, evidente segno che Tacopina ha un progetto diverso. E’ un campionato equilibrato, con il Benevento molto forte che perde con l’Alessandria e ora si è rinforzato con Coda, che sposta gli equilibri, come Simy a Parma”
“Lucca è un attaccante fortissimo, ma deve maturare. Il Palermo chiedeva 4 milioni, lo aveva quasi preso il Sassuolo, ma offriva di meno. Il Pisa ha fatto irruzione, circa 3 milioni più bonus, adesso ne vale 12 più 2 di bonus ed il sassuolo ne offre circa 8 perchè vuole vederlo anche qualche altro mese. Si è fermato dopo i riflettori che gli sono stati messi addosso. Non bastano le qualità, devi dimostrare di avere personalità. Ma il Pisa ha preso Torregrossa e Puscas, adesso. Vuol dire che qualcosa manca.”
L’intervista completa la potete rivedere qui.
