Il presidente diffonde dei video su Instagram e aggiorna i tifosi sulle questioni: “Anche per l’erba, bisognerà aspettare”.

La convenzione da rinnovare per lo stadio Liberati che richiede un iter burocratico particolare e farà slittare i lavori per rifare l’erba, poi l’acquisto del terreno di Villa Palma per il nuovo centro sportivo sul quale c’è ancora un ulteriore nodo da sciogliere, quindi il progetto per la nuova clinica che sarà presentato entro la fine del mese di novembre. Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi fornisce, attraverso tre video diffusi sul suo canale Instagram, degli aggiornamenti sulle questioni per le quali è impegnato con le istituzioni, dal Comune alla Regione.

CONVENZIONE… PER TUTTI. Primo argomento, l’erba del Liberati. Nei giorni precedenti aveva annunciato un intervento per rifarla nuova a fine campionato. Ora, però, ci ripensa: “Non ci sarà alcuna nuova erba a fine campionato, al Liberati. Bisognerà aspettare ancora. Colpa delle burocrazie legate al rinnovo della convenzione con il Comune per l’utilizzo da parte della Ternana dell’impianto stesso. La convenzione, tra una cosa e l’altra, si allunga. Il Comune dovrà fare un bando pubblico, praticamente aperto a tutti. E tra una storia e l’altra, si finisce a maggio. Dunque, il campo sarà lo stesso di adesso e saremo ancora abituati a giocare praticamente senza erba ad agosto, settembre e metà ottobre“.

IL PREZZO CHE SALE. Slitta tutto pure per il centro sportivo di Ternanello, a Villa Palma. L’iter per arrivare alla variante urbanistica per stralciare l’area dal comparto è stato avviato. Ma c’è ancora un ultimo aspetto da chiarire, come dice lo stesso Bandecchi: “Anch lì, i tempi si allungano. Si rendono necessari altri interventi e altre valutazioni. In più, mi è parso di aver capito che i 360 mila euro che abbiamo offerto noi non basteranno e che serviranno più soldi. E pensare che fino all’altro ieri quel terreno non si vendeva nemmeno a 250 mila euro e stava a lì a fare patate. Ma a parte questa leggera critica, pure lì  non si fa per ora nulla. Ma calcolando i tempi che ci vogliono (entro 40 o 50 giorni) noi poi dovremmo attrezzarci e farlo. Diciamo che per il prossimo anno quello, potremmo averlo“.

SOLO SE CI SARANNO I POSTI. Poi, la clinica specializzata. In estate, il presidente contava di inviare il progetto nel mese di ottobre. Così non è stato. “Lo presenteremo – dice – entro la fine di novembre. I termini dei ritardi non sono imputabili a noi e ai miei tecnici, da una serie di impedimenti e valutazioni che ci siamo ritrovati, tipo un sottovia, o un cavalcavia, cose aggiuntive che io non intendo fare e che, dunque, stanno facendo passare ancore di più il tempo. Una volta presentato il progetto, vediamo se la Regione avrà i 200 posti. La sintesi, infatti, è di avere in tutto 100 posti convenzionati con la sanità e 100 autorizzati, per avere anche lo stadio nuovo a Terni. Senza quello, lo stadio nuovo a Terni, non ci sarà. la Regione avrà 6 mesi per decidere“.