Calcio Fere
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Agarini, imprenditore e uomo di sport che seppe entrare nel cuore di Terni

Azionista dell’Ast, rilevò la Ternana e la portò a sfiorare la serie A. Il cordoglio per la sua scomparsa è stato enorme in tutta la città

Il cordoglio è stato davvero sincero alla morte di Luigi Agarini: è stato un uomo di impresa ma anche di sport caricandosi sulle spalle la Ternana, sempre alle prese con la mancanza di una dirigenza capace. Era venuto a Terni sulla scia della privatizzazione della grande Acciaieria di Terni, una manovra voluta da Romano Prodi, all’epoca presidente del Consiglio dei Ministri. Insieme a lui, oltre alla Thyssenkrupp, gigante mondiale, anche “acciaieri” italiani come Falck.

E Luigi Agarini, appunto, un toscano che si era fatto un nome altisonante nel settore, al punto di essere associato alla cordata che aveva rilevato una dei più grandi impianti industriali d’Italia. La sua era stata una quota di minoranza, tanto per sottolineare, nell’intenzioni del Governo, l’italianità dell’operazione di privatizzazione.

Ma gli “acciaieri” italiani erano piccola cosa rispetto alla Thyssenkrupp, che si accaparrò in breve l’intero capitale sociale. Una volta a Terni però Agarini si compenetrò nella vita sociale della città, dette vita ad una sua fondazione ma soprattutto prese le redini della Ternana, dal 1998 2006, con partecipazioni varie, sfiorando ripetutamente la serie A, mettendo in campo allenatori e giocatori di grande livello.

Su tutti Andrea Agostinelli, un tecnico che impresse un gioco di grande piacevolezza alla squadra: la tifoseria rimase sempre col sospetto che vi fu una sorta di congiura dal momento che nella partita decisiva contro il Torino, i granata furono sfacciatamente favoriti da una direzione arbitrale davvero di parte. Ma è stato anche il periodo di Zampagna, Grabbi, Borgobello, Jimenez e di promozioni sfiorate, di alti e bassi, con gironi d’andata ad altissimo livello e ritorno da serie D. Le alterne vicende personali e delle imprese portarono Luigi Agarini a cedere la quote della società a Longarini, il controverso imprenditore di Ancona. Tanto per dire proprio con Agarini venne avanti per la prima volta anche l’idea della Città dello Sport, con un progetto, che qualcuno pensa che nelle linee generali sia stato ripreso in questi periodi.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Il tecnico rossoblu dopo la sconfitta: "Nei finali di campionato la testa fa la differenza" ...
Brutto avvio di ripresa dei rossoblu che vengono schiacciati fino alla rete dei padroni di...

Altre notizie

Calcio Fere