Parlando al Corriere di Bologna, dorso locale del Corriere della Sera, l’ex bandiera rossoverde parla della squadra attuale. E con una punta di amarezza, della chiusura della sua scuola calcio

Franco Liguori, una delle bandiere rossoverdi, è stato anche giocatore del Bologna, subito dopo l’esperienza alla Ternana. A Bologna ha anche iniziato ad allenare nel 1982. A lui, il Corriere di Bologna, dorso locale del Corriere della Sera, ha dedicato uno spazio come doppio ex in vista della Coppa:

“Col Bologna sarà un bel test“, dice parlando del match. Poi l’attenzione si concentra sulla Ternana: “Nessuno credeva alla cavalcata che hanno fatto, poi tutti increduli. Mi sono divertito a seguirla, molto più della Serie A che mi annoia moltissimo e dopo 10’ spengo. Squadre tutte uguali, mai un dribbling, nessuno va sul fondo, pochi sanno colpire di testa”.  E sul tecnico:  “Lucarelli l’ha messa bene in campo, correvano tutti come dei pazzi, si scambiavano nei ruoli e nel modulo, sovrapposizioni e via andare, attaccavano e pressavano tutti e segnavano in continuazione. Lo conobbi nell’under 21 quando ero nello staff tecnico di Tardelli, di Gentile. Ci siamo rivisti “ciao”, “ciao”, non mi piace interferire. Ha vinto alla grande. Ha parlato poco durante la stagione, sempre concentrato, corretto, tranquillo, mai esaltato, ha creato un ambiente ideale, cosa non facile con i criticoni di Terni“.

“Ma adesso – avverte Liguori – il salto dalla C è pesante, servono ricambi e i tifosi hanno la memoria corta”

BANDECCHI. Liguori ha parole dolci anche per il presidente rossoverde Bandecchi: “Spero che rimanga a lungo, è uno capace che vuole crescere. Il suo vice è l’ex arbitro Tagliavento. Vuole rifare il Liberati, che inaugurai io nel ’68 dopo la promozione in B, ma temo che gli sbarreranno la strada. L’altr’anno con gli stadi chiusi ha comprato i diritti delle partite e le ha trasmesse su una sua tv. E poi vuole fare un centro sportivo, ma non ha preso il mio…”.

I NUOVI GESTORI. E’una nota amara, perchè la scuola calcio a cui fa riferimento è quella del Terni Est, oggi gestita dal gruppo che fa capo all’ex rossoverde Cardona, trasferitosi da quelle parti con una unione di forze che mette insieme anche Ferentillo, Accademia e Nuova Accademia: ” Senza risorse sono stato costretto a regalarla a dei nuovi gestori. Avevamo 4 campi, 10 spogliatoi, una palazzina con ristorantino e 250 ragazzi. Persi 70 mila euro l’anno, come ristoro la Federazione ci ha riconosciuto 2 euro, dico 2 euro a ragazzo. Il Credito Sportivo ci ha abbandonato. È scandaloso, è una vergogna”.