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Meteore rossoverdi- Turazza, dalla tribuna del Liberati alla… Maserati

Veni, vidi, non giocai: l’incredibile storia del centrocampista arrivato a sorpresa, mai visto in campo e quasi mai nemmeno in panchina. Oggi dal calcio è passato alle quattro ruote

Quando i giornali ed i siti specializzati battono la notizia dell’arrivo in rossoverde di Danilo Turazza, sono in tanti a credere che questa sia una scommessa che la Ternana vuole vincere. Perchè il centrocampista romano ha 22 anni ed arriva in una squadra costruita per provare a vincere la serie B senza la minima esperienza in categoria.

Non solo: nelle stagioni precedenti Turazza, complice anche la giovane età ha giocato pochissimo. Appena 13 partite l’anno prima a L’Aquila, in serie C2, ma nel suo palmares figurano oneste formazioni di categoria inferiore come il Giugliano (sempre in C2) e addirittura il Ceccano, formazione ciociara di serie D. Totale: 34 presenze in tre stagioni, zero gol. Un vero e proprio oggetto misterioso.

Ma il ds Stefano Capozucca, ci crede: “E’ un esterno di centrocampo di buon dinamismo..Andrà alla Ternana per maturare ulteriormente”, scrivono i siti di calciomercato. Turazza firma il 29 agosto del 2002, poche ore prima della partita che la formazione di Mario Beretta si apprestava a disputare allo stadio Fattori contro gli abruzzesi.

Turazza si mette a disposizione del gruppo, si allena con diligenza, ma fa fatica.  Il 4 settembre la Ternana è pronta ancora per un’amichevole. Al Liberati arriva la Lazio, Turazza non è nemmeno in panchina. Dopo altri tre giorni, nuovo test, stavolta con la Roma. Turazza è in panchina, entrano tutti, meno lui. Poi finalmente, è tempo di calcio vero. Al Liberati c’è il Napoli in coppa Italia, Turazza è in panchina.

Comincia il campionato, passano le partite, ma per il ventiduenne romano non c’è spazio. Del campo, nemmeno l’ombra. Panchine, meno che mai. A Gennaio va in prestito in C2 alla Pro Patria, dove racimola solo tre gettoni. Torna al Liberati a giugno 2003 ma ovviamente è solo di passaggio: andrà via a titolo definitivo alla Palmese già ad agosto, per poi finire alla Rosetana. Che è anche la sua ultima squadra. Fra infortuni e panchina, decide di smettere.

Di lui si sono perse le tracce, anche se i social lo danno residente a Miami, negli Stati Uniti. Lo si rintraccia in un profilo twitter, nel quale si descrive come “poker player” e in uno LinkeIn, nel quale è indicato come “Sales Specialist at Ferrari-Maserati”, nella sede di Fort Lauderdale in Florida.

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