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Meteore rossoverdi- Volpi e Di Giacomo, fuga dalla panchina

L’incredibile storia di due tecnici che nella stessa stagione vengono annunciati ma non riescono a sedersi in panchina in nemmeno una partita di campionato

Anno 1987-88.  La panchina della Ternana è rovente, in tutti i sensi. Non solo perchè quella stagione in serie C2 è complicatissima e la formazione rossoverde si salverà solo di rincorsa. Ma anche perchè c’era da fare i conti col carattere sanguigno del commendator Domenico Migliucci, padre-padrone della società, che a suo modo ha segnato un’era.

Scottato dalla mancata promozione dell’anno prima, Migliucci ebbe a che fare con l’allora presidente della Lega di serie C Ugo Cestani che per via dell’assenza di alcune fidejussioni, aveva inserito il club fra quelli a rischio: è purtroppo l’anticamera di un nuovo cambio societario e anzi di un fallimento, anche se la squadra potè finire la stagione grazie al gruppo Vagnarelli, già sponsor delle giovanili, che prese in affitto il club dalla curatela.

In questo clima era tutto più complesso. Mario Facco, confermato dopo la stagione precedente, non fece nemmeno in tempo a finire il ritiro: il 13 agosto in panchina c’era già Ezio Volpi, che in seguito diventerà il ‘mago della serie C” ma che finirà per scontrarsi duramente con Migliucci.

GALEOTTA FU LA CONFERENZA STAMPA. Volpi prende in mano la squadra, la dirige  nelle prime quattro partite ufficiali, in Coppa Italia: vittoria 3-2 ai rigori col Giulianova, sconfitta ai rigori col Perugia (sempre 0-0 al 90′), sconfitte a Teramo e Giulianova. Poi, mano a mano che vengono a galla gli stratagemmi con cui Migliucci aveva iscritto la squadra al campionato (falsa documentazione e controlli elusi), il clima si fa teso.

Nel corso di una durissima conferenza stampa all’Hotel Garden, Migliucci attacca Volpi e lo esonera. Il tecnico – che aveva seguito tutto in tv – chiede ed ottiene un confronto nel quale volano letteralmente gli stracci e non solo quelli. Tra insulti e minacce, con un pubblico disgustato che segue l’evento, vengono al pettine i nodi: Migliucci accusa Volpi di essersi intascato 20 milioni per l’acquisto dal Venezia del giocatore Cardaio. Volpi a quel punto rinuncia al contratto biennale (257 milioni per due anni), denunciando anche il mancato pagamento degli emolumenti ad alcuni giocatori.

DI GIACOMO PER POCHI GIORNI. Il campionato non è ancora cominciato e la Ternana è già al nuovo avvicendamento. In panchina torna Facco, chiamato a guidare la squadra di una società che due giocatori hanno già messo in mora. Alla sesta giornata, con soli 4 punti all’attivo, Migliucci caccia di nuovo Facco e chiama Beniamino Di Giacomo. Il tecnico di Porto Recanati ha una illustre carriera da calciatore con la Spal e con l’Inter, con cui aveva vinto lo Scudetto.

Da tecnico, dopo una carriera nelle Marche, l’anno prima aveva salvato il Galatina. Di Giacomo arriva il 27 ottobre del 1987. Dirige il primo allenamento sotto gli applausi dei tifosi ma una volta capita la situazione finanziaria rinuncia all’incarico cinque giorni dopo. Dopo una settimana di interregno, Migliucci richiama Viciani che salverà non senza fatica la squadra, nel frattempo come detto, fallita già nel mese di dicembre.

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