Il tecnico rossoverde parla in conferenza stampa, alla vigilia del derby che assegnerà la Supercoppa: “Ho vissuto tante partite come queste, i tifosi mi hanno fatto venire i brividi”

Ventiquattro ore al derby, decisivo per l’assegnazione della Supercoppa di Serie C. L’allenatore della Ternana Cristiano Lucarelli ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia del match del Liberati contro il Perugia.

“Non poteva esserci partita migliore, abbiamo sempre ritenuto la Supercoppa un obiettivo importante, a prescindere dagli avversari. Ovviamente con la partecipazione del Perugia si ha l’occasione per dare una gioia ai nostri tifosi, che non è un elemento trascurabile. Dal momento in cui abbiamo vinto matematicamente il campionato, abbiamo pensato subito alla Supercoppa”

“Fosse stata la finale dei playoff sarebbe stata una partita diversa. Entrambe le gare di Supercoppa sono state giocate su ritmi bassi di fine campionato, è proprio il derby che accentua l’entusiasmo. Quanto pesa questa partita? Deve pesare il giusto, noi abbiamo fatto un campionato straordinario, loro hanno vinto in modo diverso. Ma anche il Perugia è stato molto bravo, non era facile tornare subito in Serie B, in una situazione particolare. Gli faccio i complimenti, ha vinto l’Umbria quest’anno. Ha vinto il campionato soffrendo, ma come è normale in Serie C, siamo noi che abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Se non ci fosse stato il Perugia sarebbe stata una partita importante, ma con meno pressione”

“Il Perugia è forte in tutti i reparti, quando si vincono i campionati è sempre difficile in qualunque categoria. I meriti vanno divisi tra giocatori, allenatori e società, ci sono state per loro sconfitte pesanti anche durante la stagione, ma non hanno mollato e hanno vinto alla fine. La loro forza è stata soprattutto mentale, una vittoria di nervi”

“Cosa mi aspetto dagli avversari? Non ho la sfera magica, non so cosa aspettarmi. Sicuramente sarà una bella partita, che entrambe vorranno vincere, una prova degna un derby. Io ne ho giocati diversi, Terni è la mia 22esima città dove lavoro, ho fatto tanti derby sia da allenatore che da calciatore e tutti hanno importanza per la tifoseria e la città. Al Torino contro la Juve abbiamo recuperato da 0-3 a 3-3, tra l’altro con un gol mio. Fino al 95′ può succedere sempre di tutto. Nelle mie valutazioni sulla stagione qualunque risultato non inficerà quanto fatto in campionato, ma mi aspetto un ultimo sforzo ai ragazzi. Da ex curvaiolo capisco i tifosi, sono abbastanza certo che i miei calciatori sputeranno sangue in campo, poi il risultato è una cosa a parte. Ma sulla voglia e l’impegno non c’è nessun dubbio”

“I nostri tifosi? E’ sempre bello sentirli vicino, sono uno che apprezza molto queste cose, penso di essere uno dei pochi allenatori ad essere cresciuto in curva. Rivivere questo clima di calcio mi ha fatto venire i brividi, non eravamo più abituati. Ieri avere assistito ai cori, bandiere, sciarpe e fumogeni, per uno come me che conosce la passione che c’è dietro, mi ha fatto venire la pelle d’oca”

“Abbiamo dato un input su come affrontare le partite, non siamo squadra che riesce a gestire lo 0-0, abbiamo necessità di fare gol, non abbiamo mai gestito nulla. Se dovessimo gestire, rischieremmo di snaturarci, non posso chiedere alla squadra un atteggiamento diverso rispetto al solito. Qualche volta non ci siamo riusciti perché magari l’avversario è stato più bravo o più motivato di noi. Non pensiamo ai due risultati su tre”

“Alla vigilia è normale che la piazza desideri che vinca la partita, anche se per noi sarebbe stata la stessa cosa se ci fosse stato il Padova. Sappiamo bene che per i tifosi conta tantissimo, ma qualunque cosa accada non cambierà il giudizio sulla nostra stagione. Non mi interessa la disputa su quale è il Girone più difficile, chi ha fatto questo sport sa cosa c’è dietro ad un campionato vinto, a prescindere dall’avversario. Noi dobbiamo restare al di fuori da questi discorsi. Se il Girone C fosse stato così facile, perché tutte hanno cercato di evitarlo a inizio stagione? Non mi interessa di cosa dicono fuori da Terni, sono discorsi che ormai non vanno di moda nemmeno al bar. Mi interessa solo la partita in campo”

“Il derby umbro per me è uno novità, ma si giocherà con lo stadio chiuso, magari l’anno prossimo vi saprò dire che emozione sarà. Il derby che ho sentito di più di calciatore sono stati Torino-Juve, Atalanta-Brescia e Lecce-Bari, dal punto di vista della pressione sono stati i più belli da giocare. Quello di Torino era particolare perché partivamo sempre svantaggiati, un anno siamo riusciti a fare 3-3 e 2-2 in 10 al ritorno. Ma in prospettiva dobbiamo pensare di far durare il derby 7 giorni e non un anno intero, vanno gestiti bene perché possono avere effetti collaterali, sia se tu vinca che se tu perda. Deve rimanere circoscritto in quella settimana, il campionato deve rimanere la priorità. Non ho mai giocato Livorno-Pisa, mi sarebbe piaciuto, l’ho vissuto solo da tifoso ed è stato meglio così, si vive di più il sapore. Siamo in un momento in cui i tifosi non possono essere allo stadio, le tifoserie sono la cornice principale ad una partita come queste, con coreografie studiate mesi prima, poi il giorno della partita c’è grande emozione”

“La squadra è molto sul pezzo, abbiamo lavorato bene in settimana, senza bisogno di sollecitare la motivazione, ognuno le deve preparare dentro di sé. Posso dire che siamo fiduciosi di fare bene, poi il risultato dipenderà da tanti fattori. Onestamente abbiamo affrontato un Como rimaneggiato, quindi prendiamo di buono quanto fatto, ma sono realista e dico che il Como aveva parecchie assenze e questo ci ha agevolato. Altri colleghi avrebbero detto altro, a me piace dire le cose come stanno. Secondo me abbiamo giocato meglio contro la Juve Stabia, pur perdendo in modo rocambolesco”