Una perla del capitano delle Fere, proprio contro la sua ex squadra, decide la partita e forse anche il campionato.
In pieno recupero e a pochi istanti dl fischio finale di una partita difficile e drammatica, riacciuffata con tanta fatica solo negli ultimi minuti. Il gol di Marino Defendi, capitano della Ternana, punisce la sua ex squadra, il Bari, regalando alle Fere un insperato successo, i tre punti e un altro passo verso la serie B, visto che si allunga il vantaggio di altre due lunghezze sull’Avellino secondo in classifica. La giornata da incorniciare, per il calciatore bergamasco, ancora amatissimo proprio a Bari dove è stato pure lì capitano.
IL GESTO E IL RISPETTO. Per Defendi, forse, un solo destino amaro, quello di non aver potuto esultare come avrebbe voluto, a quel gol così importante. Grande festa, con tutta la squadra e tutti quelli dello staff a saltare per tutto il campo. Lui, invece, fermo come una statua. Rispetta troppo, il Bari. Non ha esultato, proprio pensando a quei colori che sono stati i suoi colori e a un pubblico barese che ancora lo ama e lo stima, nonostante non sia più con loro (nella foto in evidenza, l’esultanza che si è concesso solo a partita finita). Non dimentica, capitan Defendi, che ogni volta che è tornato a Bari da ex gli sono stati riservati solo calorosi applausi e cori di ringraziamento. Forse, è crudele il fatto di aver trovato un gol così importante proprio contro il Bari. Ma al di là di questo, Marino Defendi ha regalato al pubblico rossoverde un’emozione che resterà a lungo nella storia del club. Il gol è di rara bellezza, con il cross calibrato di Mammarella, con Raicevic fuori tempo, fuori tempo anche Bianco in ripiegamento difensivo e gran coordinazione del capitano, che con un destro al volo e secco ha trovato il diagonale vincente. Terzo gol stagionale, per Marino Defendi, ma questo potrebbe davvero valere oro.
