Il numero uno della Lega Pro è stato ascoltato dalle Commissioni unite cultura ed ambiente della Camera. Si è parlato di campi sportivi e stadi e le sue parole sembrano ‘benedire’ il lavoro della società rossoverde
Non è ovviamente un endorsement diretto al progetto del nuovo stadio della Ternana, ma la dichiarazione del presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, nell’audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente della Camera sembrano in un certo senso ‘benedire’ il progetto del patron rossoverde Bandecchi di realizzare uno nuovo impianto e tutto quello che prima ha realizzato, compreso l’Unicusano Training Center in via Sabotino.
“Un moderno impianto sportivo deve saper coniugare la dimensione agonistica con quella sociale e formativa, solo in questo modo contribuiremo a curare le profonde ferite aperte dal Covid-19”, ha detto, nell’ambito dell’audizione sul decreto legislativo di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa di ammodernamento e costruzione degli impianti.
GENERARE REDDITO E FORMARE E ancora: “La maggior parte degli stadi utilizzati dalle società di Serie C sono vetusti e non in grado di valorizzare adeguatamente il prodotto calcio. Abbiamo l’esigenza di interventi che rendano gli impianti tecnologicamente evoluti, sostenibili dal punto di vista ambientale, sicuri e attrattivi. La Lega Pro è il calcio che ha più bisogno di innovare negli stadi per generare reddito, riconquistare i giovani che mancano, disporre di strutture di allenamento e di formazione per radicare la mission di formare i giovani talenti per le squadre delle serie superiori e le nazionali”
Insomma, in questo senso, l’investimento che la Ternana sta facendo sui campi da calcio riceve un plauso indiretto. Ed è indubbio che le nuove strutture hanno di molto accresciuto la presenza di giovani che si sono avvicinate al rossoverde.
Ghirelli però avverte: “Per incentivare l’ammodernamento degli impianti sportivi servono risorse. È necessario potenziare e ampliare lo spettro di utilizzo dei Fondi Speciali gestiti dall’Istituto del Credito Sportivo e attingere ai programmi di finanziamento nazionali ed europei. L’innovazione richiede una responsabilità condivisa, il calcio della Serie C può essere un volano di crescita sociale ed economica sul territorio”