L’ex portiere e poi ds rossoverde, oggi al Verona, intervistato in esclusiva da Calciofere: “Seguo la Ternana in tv e mi sto entusiasmando. Le mie esperienze a Terni? Molto diverse…”

Ben 114 presenze con la Ternana fra il 1977 ed il 1980, poi una fugace apparizione come direttore sportivo nel 2004. Poerio Mascella, ex portiere, è uno dei nomi che hanno lasciato il segno in casa rossoverde. Tanto bene ha fatto fra i pali, quanto andò male l’esperienza dietro la scrivania.

A tal punto che oggi, quando gli si chiede di ricordare i due passaggi a Terni ha una risposta ben diversa: “Della mia esperienza di calciatore ricordo tutto e volentieri, sono stati anni bellissimi – dice – mentre quella da ‘pseudo dirigente‘ (sono parole sue ndr) beh, vorrei  dimenticarmela presto. Non voglio accusare nessuno, diciamo che forse è colpa del mio carattere, mi chiudevo a riccio, non ho sono mai riuscito ad incidere per quelle che erano le mie idee. Ci tenevo tanto a fare bene dove mi ero trovato bene da giocatore. Ma a causa di alcune  problematiche createsi col trasferimento della società, si era creato un clima di muro contro muro, con la tifoseria divisa in due fazioni”.

LA TERNANA DI OGGI. Oggi Mascella, dopo le esperienze a Bologna, lavora per il Verona dove svolge attività di scouting a caccia di calciatori stranieri (“Purtroppo soltanto in video, perchè non possiamo andare in giro adesso“, spiega) ma un occhio ai colori rossoverdi lo butta sempre: “Per fortuna c’è Cusano Italia Tv che mi permette di seguire le partite e ne ho viste diverse – sottolinea – Sto vedendo una grandissima Ternana, mi sono divertito tantissimo, è un gruppo che gira fortissimo, ha grandi potenzialità. Chiaramente la serie di risultati positivi alimenta l’entusiasmo, poi però c’è la mentalità giusta, sono sempre concentrati su ogni match e in campo questo si vede”.

Ma non c’è solo questo. “So che il presidente è sempre presente e questo è fondamentale, è una cosa unica nel mondo del calcio”. E ribadisce: “Ci sono piazza importanti, in quel campionato, ma finchè la squadra va a mille credo non ce ne sarà per nessuno”.

Foto lamovioladeportiere.it