La mediana rossoverde è stata fondamentale per il gioco di Lucarelli: analizziamo le prestazioni del reparto nevralgico
Le vittorie e le prestazioni di una squadra quasi sempre passano attraverso un ottimo centrocampo, nella zona dove passa la maggior parte dei palloni. E proprio da lì Lucarelli ha potuto costruire una squadra propensa all’aggressione dell’avversario e al rapido recupero palla.
QUALITA’ E QUANTITA’. Un reparto che, pur avendo ottimi giocatori per la Serie C, nella stagione passata non aveva saputo dare l’apporto che si ci si attendeva. Molto importante è stata la permanenza o, meglio, il ritorno di Antonio Palumbo, sicuramente il faro della squadra, capace di illuminare la manovra e di rendersi spesso pericoloso in avanti. Doti che finora aveva tenuto un po’ nascoste, non solo per suoi demeriti, Mattia Proietti. Il numero 8 ex Teramo, una volta superati i problemi fisici, si è ripreso il posto da titolare ed è una preziosissima pedina sia in fase di interdizione che di inserimento, come dimostrano i due gol realizzati. Lucarelli può dormire sonno tranquilli, anche perché può sempre contare sul sempre affidabile Filippo Damian, uno di quelli che possiamo chiamare co-titolare, viste le 12 presenze. L’ex Pordenone sta interpretando molto bene questo ruolo, visto che quando entra a partita in corso è spesso decisivo.
Meno spazio hanno avuto, invece, Fabrizio Paghera e Aniello Salzano. Il primo è entrato spesso negli ultimi minuti della partite per dare solidità al centrocampo nelle fasi più concitate e dare respiro ai suoi compagni, mentre il secondo è stato colui che ha sbloccato, appena entrato, il complicato match in casa contro la Virtus Francavilla. Salzano, inoltre, nelle ultime due gare si è sacrificato giocando nel ruolo di terzino sinistro per sopperire alle assenze in quella zona.