Nostra intervista al tecnico della massima formazione giovanile rossoverde: “Ci faremo trovare pronti, ma che fatica allenarsi senza poter scendere in campo”

“Saranno quattro mesi e mezzo intensi, ma è importante farli. Noi non vediamo l’0ra, i ragazzi non aspettano altro”. Ferruccio Mariani, tecnico della Primavera 3 rossoverde attende con ansia il giorno in cui potrà ricominciare il campionato. La stagione è ferma alla prima giornata, 3-2 al Matelica, poi la nuova emergenza ha convinto la Lega Pro, sulla scorta di quanto fatto dalle serie superiori a fermare il campionato fino al 15 gennaio.

MANCA L’ADRENALINA. Mariani spiega: “Non è un momento bello, perchè quando ti alleni e non c’è lo sfogo del match, anche le sedute di lavoro risultano più stressanti, manca qualcosa. Certamente abbiamo l’obiettivo di farci trovare pronti alla ripartenza, ma è difficile tenere alta l’adrenalina in questo contesto. Per fortuna i ragazzi rispondono bene: si stanno allenando anche durante questa pausa, con un programma personalizzato”.

COME CAMBIA IL LAVORO. Certamente, senza la partita cambia il metodo di lavoro: “Devi programmare la settimana di lavoro diversamente – spiega Mariani – In tempi normali, sapendo che hai la partita come obiettivo, di solito forzi di più fino al mercoledì poi vai a scendere di intensità in modo da essere pronto per il match. Ora invece si lavora molto sulla forza e sulla tecnica, sul piano fisico. Non hai la possibilità di giocare amichevoli e quindi c’è da tenere conto anche di questo”.

CRESCITA. La stagione era partita con un successo: “Credo di avere la squadra più forte da quando sono a Terni – dice Mariani – anche per questo non vedo l’ora di ripartire. Questo gruppo può crescere ancora, ma serve il campo”.  Non cambiano gli obiettivi: “Vogliamo vincere il campionato e salire in Primavera 2: probabilmente non si giocheranno i playoff, come faranno anche nelle serie superiori. Se non dovessimo vincere il campionato, l’obiettivo è di restare fra le 30 formazioni che rimarranno in questo torneo. Poi ovviamente, continueremo a far crescere i ragazzi, con l’obiettivo di portarne il più possibile in prima squadra”, conclude.