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Ternana-Teramo, è l’occasione per le Fere di dare uno strappo alla classifica

Al Liberati si fronteggeranno nel pomeriggio due squadre, Ternana e Teramo che vantano, rispettivamente, il miglior attacco e la migliore difesa. Lucarelli tentato di apportare piccoli ritocchi alla formazione e non solo. Così almeno ha detto in conferenza stampa.

Altro giro, altra partita da far tremare le vene e i polsi. Dopo Bari arriva quella interna con il Teramo, modello di squadra compatta, equilibrata ed omogenea che sorprendentemente si trova al secondo posto in classifica. Di certo Massimo Paci, ex difensore centrale delle fere, ha fatto un ottimo lavoro con il 4-2-3-1, modulo speculare a quello dei rossoverdi ma sicuramente nella versione meno spettacolare ma ugualmente efficace. E se la Ternana qualche rischio se lo concede di certo la stessa cosa non si può dire del Teramo che segna poco ma che resta compatta, corta con una difesa ferrea che risulta essere la meno battuta.

 

Ed è logico che con questi presupposti sia lecito chiedersi che tipo di partita sarà quella odierna? Sarà vero che il Teramo si presenterà al Liberati, come ha affermato il tecnico ospite alla vigilia, per giocarsela a viso aperto come ha fatto domenica scorsa il Bari lasciandoci, però, “le penne “? No, non ci crediamo! Non possiamo credere che Paci voglia lasciare spazi agli avanti rossoverdi, in particolare a Falletti che, viste le caratteristiche dei giocatori avversari, potrebbe essere devastante con il suo gioco e con la sua velocità di esecuzione. Crediamo, invece, che sarà il solito Teramo, cinico in marcatura sugli uomini più pericolosi con le adeguate coperture in seconda battuta. Questo perché riteniamo Massimo Paci un tecnico preparato, che non vola alto, anche se in conferenza ha forzato il concetto di puntare sui difetti della Ternana per poter vincere il match da ex e che solo in rare occasioni non manterrà 9 uomini sotto la linea della palla.

Di contro Lucarelli il suo messaggio l’ha lanciato già da domenica dopo la vittoriosa partita contro il Bari, una vittoria che in casa pugliese non hanno ancora digerito a cominciare da Romairone e da Auteri che hanno cercato di riprendersi dalla delusione facendosi coraggio a vicenda sminuendo l’importanza della vittoria rossoverde e l’effetto psicologico che potrebbe significare sia per l’una che per l’altra squadra. Il tecnico livornese, però, che mediaticamente ha gestito con tanta saggezza sia il pre che il post partita, solo Auteri non lo ha capito, sa bene che sarebbe controproducente cadere nel tranello degli avversari e preferisce non perdere la concentrazione e rimanere sul pezzo per il delicato confronto odierno. Lucarelli sa bene quale possa essere il pericolo numero uno dopo vittorie del tipo di quella di Bari partendo dal concetto che lasciare punti in casa significherebbe vanificare gli effetti in classifica della vittoria contro i galletti. Ed allora dopo la carota rappresentata da due giorni in più di riposo ecco il bastone rappresentato dalle continue raccomandazioni di massima attenzione e di massima applicazione.

Del resto che Lucarelli sia un’ottimo tecnico sul versante motivazionale nessuno mai lo ha messo in dubbio e la sua principale preoccupazione dopo Bari è proprio quella di non ripetere quell’errore commesso da quella Ternana che dopo aver vinto il derby in trasferta, era il 22 aprile del 2018, aveva la salvezza in tasca ed, invece, l’ha gettata al vento per aver perso la testa dopo il fischio finale. Il suo mantra “ Perdere punti contro il Teramo significherebbe vanificare gli effetti della vittoria del San Nicola “ è stata la frase più gettonata nello spogliatoio della Ternana in questi giorni e siamo certi che sul piano motivazionale la squadra rossoverde non ciccherà il match con la consapevolezza delle difficoltà che lo stesso potrebbe proporre. Di contro, però, potrebbe esserci la spinta che potrebbe dare la partita e degli innegabili risvolti positivi che il match potrebbe riservare come ad esempio la possibilità di dare un ulteriore scossone alla graduatoria. Lucarelli lo sa, lo spera, sa che la sua squadra ha le carte in regola per farlo ma non lo dice. Più dei proclami il tecnico rossoverde ama la concretezza e fin qui, ad essere sinceri, lo ha ampiamente dimostrato con una gestione saggia e responsabile. Ed allora, forse con qualche ma non tanti cambi rispetto a Bari e con tanta intensità, sotto con il Teramo.

 

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