IL DPCM firmato nella notte lascia di fatto intatta la situazione per quanto riguarda vivaio e settore femminile. Si torna a sperare sul fronte del pubblico negli stadi
C’era un po’ di preoccupazione nelle ultime ore soprattutto per il destino dei campionati del settore giovanile della Ternana, che come tutti quelli d’Italia, afferiscono al Settore Giovanile e scolastico della Figc. La linea del ministro dello sport Roberto Speranza era quella di lasciare attivi soltanto i campionati professionistici e fermare tutto il resto del mondo dello sport, ma alla fine – con un po’ di buonsenso ha prevalso la strada di non penalizzare nè i settori giovanili, nè il mondo dilettantistico, già fortemente menomato dall’assenza di pubblico.
I campionati giovanili dunque andranno avanti: l’Under 14 Pro è pronta a partire, gli altri sono già cominciati e a breve dovrebbe cominciare – finalmente – anche il campionato Primavera 3 che prende il posto della Berretti. Scampato dunque il rischio di una stagione fermata sul nascere. Allo stesso modo, andrà avanti il campionato femminile di serie C nel quale la Ternana ha già debuttato: afferisce alla Lega Nazionale Dilettanti che proseguirà anch’essa con la sua stagione.
IL TESTO. Si legge, in dettaglio, nel DPCM che entra in vigore domani ed ha validità di 30 giorni: “Gli sport di contatto sono consentiti, da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.
Una norma che premia fra l’altro anche gli enti di promozione sportiva e le Asd che in questi mesi hanno investito tempo e (soprattutto) denaro nella messa a norma dei propri impianti.
STADIO. Resta d’attualità la questione stadio. Il DPCM lascia aperta la possibilità di ingressi contingentati: “Per le competizioni sportive – si legge -è consentita la presenza di pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori» all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso”.
Saranno però le regioni a stabilire, in base all’andamento della curva epidemiologica locale, a decidere se e come aprire. Su questo fronte, per adesso l’Umbria ha dato parere negativo, ma è probabile che la Ternana, supportata da Perugia e Gubbio, proverà a tornare alla carica.
