Il tecnico rossoverde parla del pirotecnico match pareggiato contro i campani in conferenza stampa: “Nel calcio conta soprattutto la testa”

La Ternana sfiora l’impresa di vincere una partita, contro la Casertana, in cui era sotto di due gol a fine primo tempo, vanificato dalla rete subita nel recupero che fissa il punteggio sul 3-3. Al termine dell’incontro il tecnico rossoverde Cristiano Lucarelli ha parlato alla stampa.

“Non sono arrabbiato per aver preso il 3-3 nel recupero, ma per aver giocato un solo un tempo. Io le partite me le voglio giocare in 95 minuti, in settimana avevo messo in guardia i ragazzi su come avrebbe approcciato la Casertana. In questa partita c’è tutto quello che voglio vedere e tutto quello che invece non voglio vedere. Non so capire se siamo stati bravi nella ripresa ed avere scampato una figuraccia o essere più arrabbiato per l’interpretazione del primo tempo. Sicuramente propendo più per essere molto arrabbiato”.

“Nell’occasione del 3-3 eravamo in marcatura e abbiamo avuto la peggio, il giocatore della Casertana è riuscito a far gol, va dato dal merito a loro. Dovremo capire bene l’errore che ha portato al pareggio, ma sono soprattutto arrabbiato per il primo tempo, il pareggio al recupero è una cosa che può accadere, ricordo la finale di Champions League 99 tra Manchester United e Bayern Monaco”

“Nel primo tempo ci hanno sovrastato nei duelli individuali, questa partita dovrebbero guardarla in tutta Italia per capire quanto poco contano i moduli ma conta la testa. Noi in 5 minuti nella ripresa l’abbiamo ripresa, il calcio è soprattutto concentrazione, testa, voglia di vincere e fame, se noi sappiamo pareggiare tutte queste doti possiamo vincere”

“Sapevamo che prima o poi avremmo preso gol, anche se poi abbiamo preso un gol su rigore e un altro su punizione. Non sono riuscito a dire bravi ai ragazzi per la rimonta, ma più sgridarli per l’atteggiamento nel primo tempo. Diakitè ha avuto un infortunio muscolare, da valutare”

“Ho cambiato gli esterni nella ripresa per averli più freschi, Peralta ha fatto bene al di là del gol. Palumbo deve ancora capire come si gioca con il centrocampo a 2, ci vuole ancora tempo. Ho dovuto tenerlo in campo perché ci sono state delle situazioni come l’infortunio di Diakitè, ma la sua prestazione è figlia del primo tempo di tutta la squadra”