L’amministratore unico degli alabardati, Milanese, contro le scelte della Lega: “Non si può decidere tutto così in fretta”.
Non solo critiche per una regola che imbriglia le società che vogliono investire, ma anche dubbi sulla regolarità della decisione presa. A sollevarli, è Mauro Milanese, amministratore unico della Triestina, altra società di serie C. In una intervista rilasciata al sito TuttoC, non solo prende la stessa posizione contraria che ha palesemente preso la Ternana, ma aggiunge pure: “In questo modo, si calpestano pure le Noif“.
SERVIVA UN ANNO DI TRANSIZIONE. Secondo Milanese, la decisione della Lega Pro di limitare a 22 giocatori professionisti le rose delle squadre, sarebbe di per sè “anche giusta“, ma “non può essere fatta il 25 luglio“. Milanese ricorda come le Noif, vale a dire le normative intere federali, regolino anche questi aspetti, disponendo però che ogni decisione venga presa con una stagione di anticipo rispetto a quando viene applicata. “Bisogna saperlo la stagione precedente – dice – se le rose saranno a 20, 22 o 25. Non si possono fare le regole così. Sulle Noif c’è scritto che le norme vanno cambiate l’estate prima, poi il 25 luglio viene fuori questa norma non votata dall’assemblea ma venuta fuori dal consiglio direttivo. Non la trovo una decisione democratica, ma quasi monarchica. Ci sarebbe voluto un anno di transizione, con gli under che fanno minutaggio e, solo dalla prossima stagione, liste a 22“.
