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Ternana, Lucarelli: “Voglio due giocatori per ruolo, nessuno deve sentirsi tranquillo”

Il tecnico fa il punto dopo la prima settimana di allenamenti: “Le scelte cominceranno con le sedute collettive. Ho visto tanta qualità e voglia di lavorare”

Prima settimana di lavoro per la Ternana agli ordini di Cristiano Lucarelli. Allenamenti condizionati dai due tamponi, con l’esito del secondo non ancora arrivato e per questo la squadra ha lavorato in gruppi, alternandosi sul sintetico del Taddei e sul prato del Liberati, evitando il contatto fisico.

Lucarelli elogia il gruppo: “Il ds Leone mi aveva preannunciato che avrei trovato un gruppo con tanta voglia di lavorare ed è così.Devo fare i complimenti a chi mi ha preceduto perché ho dovuto fare pochissimo lavoro. Sono contento per la qualità e la quantità di lavoro che stiamo facendo. C’è tanta voglia di riscattarsi da parte dei ragazzi dopo una stagione che non è andata come tutti si aspettavano. Non bisogna mai avere la pancia piena”.

DIAKITE’ E GLI ALTRI. Colloqui con alcuni giocatori, in attesa di poter parlare con la squadra al completo appena possibile. Focus su Diakitè, giocatore in scadenza fra una settimana, che rischia di restare fuori dal gruppo per le nuove regole: “Sul piano tecnico aspetto gli allenamenti collettivi – dice Lucarelli – sul piano umano non ho nulla da eccepire, sta dimostrando di avere grande voglia di restare alla Ternana. Ma la Ternana, intesa come società, deve fare di tutto per pensare al proprio bene. Nessuno deve sentirsi sicuro, tutti devono mettersi in gioco ed uscire dalla comfort zone”.

MERCATO DA COSTRUIRE. Idee chiare, che dovranno coincidere con un mercato per ora bloccato dall’assurda regola delle rose a 22: “Tozzo è stato il primo con cui ho parlato – ha detto Lucarelli – mi ha chiesto di poter andare a giocare con più continuità ed ho accettato. Per il resto base di partenza è il 4-2-3-1 poi in qualche partita ci può essere il trequartista o il doppio attaccante. Fermo restando che non sono un integralista“.

Falletti e Biondi, due nomi che circolano. Lucarelli non smentisce: “Falletti ci farebbe comodo, la società ci sta provando: averlo in quel sistema di gioco potrebbe esaltare lui ed esaltare i compagni di squadra. Ma nel frattempo in quel ruolo abbiamo già anche Salzano. Biondi anche è interessante e nel Catania ci sono giocatori importanti ma preferire sempre guardare altrove anche per rispetto della piazza”.

Le operazioni, inevitabilmente, restano condizionate dalla regola delle rose: “Dipenderà molto da quelle che saranno le uscite. Per prima cosa dobbiamo arrivare a 22 giocatori. Poi si potrà fare esce uno ed entra un altro. Alla Ternana si sta bene e quindi si fa fatica a lasciarla“, sottolinea.

DUE PER RUOLO. Le sue idee però già ce l’ha: “Chiaramente ho un progetto in testa e per me i colloqui con i giocatori ad inizio stagione sono importanti perchè mi faccio una idea. Per quello che mi riguarda, voglio avere due giocatori forti per ogni ruolo, poi per adesso è difficile ipotizzare una formazione e nemmeno voglio, perchè è importante tenere tutti sulle spine per avere sempre un allenamento ad altissima intensità. Se tutti aspirano ad una maglia da titolare, anche con qualche randellata, la qualità dell’allenamento migliora”.

Da ex attaccante, ha parlato già con i giocatori del reparto offensivo: “Voglio una squadra che quando attacca lo fa di gruppo così come quando c’è da difendersi bisogna farlo tutti e con il sangue dagli occhi. Il calcio camminato non mi piace. Poi ci sono delle eccezioni. A Vantaggiato non posso chiedere di fare il terzino ma anche lui deve correre e rincorrere. Se troviamo equilibrio tra le due fasi possiamo diventare protagonisti nel campionato. Poi come sempre, per vincere non basta….”

E sugli attaccanti racconta un aneddoto dei suoi anni da calciatore: “Mazzone una volta mi disse “A capità ci sono due tipi di calciatori: quello dalla punta del naso in giù e quello dalla punta del naso in sù. Se un giorno sarai allenatore prendi sempre il secondo gruppo”. A parte le battute il mio sogno sarebbe quello di cambiare in corsa sempre i due esterni. Questo vorrebbe dire che hanno fatto un grande lavoro nelle due fasi”.

Di sicuro arriveranno innesti di un certo tipo: “Vedendola da avversario nello scorso campionato, ho notato che la squadra aveva una gamba diversa da quello che richiede la categoria. La palla girava lenta e la manovra non era fluida ma non per colpa dell’allenatore, ma perchè la rosa era composta da giocatori con determinate caratteristiche fisiche.Gli innesti che andremo a fare sono giocatori che hanno strappi importanti. Serve tecnica e correre forte. Cercheremo profili con queste caratteristiche”

ROSE A 22 E GIRONE. Chiusura con un velo polemico: “Ho segnali che resteremo nel girone C – dice Lucarelli – Da cosa lo intuisco? Dal fatto che ci sono società che si fanno sentire in Lega, sono le stesse che hanno imposto questa regola assurda dei 22 giocatori in rosa. C’è chi ha speso molto e non ha vinto e quindi vuole abbassare il livello per essere competitivo, c’è  chi ha problemi logistici e c’è chi ha vicino l’Atalanta…”.

E conclude: “Non mi vengano a dire che con le rose a 22 si risparmia….è il budget, non il numero dei giocatori che fa la differenza. Se io sono un imprenditore e spendo X per una rosa di 28 giocatori, posso anche adeguarmi alla regola e scendere a 22, ma alzo il livello tecnico comprando i migliori e spendendo il triplo. Non si può penalizzare chi vuole investire…”.

 

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3 anni fa

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