Si accende la vigilia della finale di Coppa. Nostra intervista alla titolare in Comune dello sport che suggerisce una modalità di celebrazione… nel rispetto delle normative anti-Coronavirus
L’ambiente rossoverde si scalda – in tutti i sensi – per la prima partita dopo il lockdown, che vale anche come finale di Coppa Italia di serie C, fra Ternana e Juventus Under 23. Fra i primi tifosi c’è – non potrebbe essere altrimenti, da donna di sport ed ex arbitro prima ancora che da amministratrice – l’assessore allo sport del Comune di Terni Elena Proietti.
“Ricominciare con una finale non è da tutti i giorni- dice – incrociamo le dita…per me poi da assessore sarebbe il primo trofeo, quindi meglio di così”. Lei però, come tutti i ternani, all’Orogel Arena non potrà esserci: “Spiace tantissimo dover giocare questa partita senza pubblico e io sarei andata, ovviamente. Purtroppo però le regole sono queste e dobbiamo assolutamente rispettarle”.
CAROSELLI. E se il patron rossoverde Bandecchi invita a non festeggiare una eventuale vittoria di Coppa Italia, l’assessore suggerisce una idea diversa: “Penso invece che se vincessimo, un poì di caroselli in giro per Terni, ciascuno nella propria macchina, con le bandiere rossoverdi, potremmo anche farli. Ovviamente senza fare assembramenti, restando nelle auto, ma colorandole di rossoverde. Certamente, non è il caso di replicare situazioni come quelle di Napoli…”
NIENTE PRONOSTICI. Una partita che la situazione particolare, apre ad ogni scenario: “Questa lunga assenza forzata ha falsato tutto, secondo me – dice la Proietti – ed anche se siamo di fronte a professionisti, non c’è il riscontro di quale può essere la condizione di entrambe le squadre, soprattutto in prospettiva di una partita che potrebbe finire ai supplementari. E non dimentichiamo che anche se si gioca di sera, farà comunque caldo. Inoltre, la partita secca è sempre una grossa insidia”.
Niente pronostico quindi…”No, anche per scaramanzia, ma soltanto tifo rossoverde“, conclude.
