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“Fuori dallo stadio come sul ring”: Daspo a 15 tifosi violenti per gli scontri dopo Ternana-Avellino (VIDEO)

Operazione della Questura in vista della ripartenza del calcio a Terni: da 1 a 10 anni di stop. Sanzioni amministrative  (20000 euro totali) per i cortei non autorizzati a partire da Ternana-Rende. Chiuso per due settimane il bar Macedonia

Scene da guerriglia urbana, “per sfogare il risultato negativo del campo” e le strade vicine allo stadio “scambiate per un ring“.Questo il quadro descritto dalla Questura di Terni nel corso della conferenza stampa con la quale sono stati annunciati i 15 daspo – alcuni fino a 10 anni – ad altrettanti tifosi violenti della Ternana.

Oltre questo, sono state elevate 16 sanzioni amministrative di 1333 euro ciascuna ed è stato chiuso per 15 giorni il bar Macedonia di via Leopardi, considerato “la base logistica della guerriglia” e che nel tempo è diventato “soprattutto in concomitanza degli incontri di calcio al Liberati, luogo di ritrovo di ultras e di persone con precedenti di polizia che hanno dato luogo a comportamenti illeciti”.

POCHI FACINOROSI, MA PERICOLOSI. I fatti risalgono a Ternana-Avellino (0-1) dello scorso 23 ottobre e c’è voluta una lunga azione investigativa e controllo incrociato sulle immagini delle telecamere, sia pubbliche che della Digos per identificare i 15 soggetti che hanno sempre agito a volto coperto in molti casi vestendosi uguali.

Al termine del match contro gli irpini, mentre i tifosi ospiti erano ancora dentro lo stadio, il branco ha tentato di aggredire il convoglio dei tifosi avellinesi.  A volto coperto, brandendo delle aste, il gruppetto di ultras ha fatto esplodere un petardo ed acceso fumogeni per poi scagliarsi contro la camionetta della Polizia che era intervenuta per sedare gli scontri.

Ecco dunque la decisione di elevare pesantissimi Daspo: 11 di questi andranno da 1 a 4 anni, mentre per altri 4, erogati a soggetti recidivi (due dei quali già noti alle forze dell’ordine per essere coinvolti nell’operazione antidroga “White bridge”) lo stop va da 5 a 10 anni. Tutti i Daspo saranno subito operativi. In particolare, durante le ore delle partite, i 15 tifosi dovranno recarsi in Questura o dai Carabinieri a firmare e non potranno transitare nella zona compresa fra via Borzacchini, Porta Sant’Angelo, Piazzale dell’Acciaio, Viale dello Stadio, via Carducci e Via Prati.

PRESERVARE LA RIPRESA DEL CAMPIONATO. Come hanno spiegato il Questore Roberto Massucci e il procuratore della Repubblica Alberto Liguori, Si tratta di una sparuta minoranza di tifosi, che ha deciso di riversare sugli altri la delusione per la sconfitta, scambiando il campo per un ring”.

L’azione, è stato spiegato, è stata attuata proprio in virtù della ripresa del calcio giocato dopo lo stop per il Coronavirus: “A breve si tornerà a parlare di calcio a Terni, con la finale di coppa Italia in programma sabato prossimo, e ciò unito al controllo rigoroso della movida, può costituire un elemento di rischio”, ha detto il Questore.

CONTROLLI SERRATI. La Questura ha spiegato che “con la ripresa del campionato di calcio, dopo la forzata sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19, attuerà controlli capillari del territorio con un’intensificazione ed un potenziamento dei servizi di monitoraggio e di perlustrazione proprio nelle aree note come centri di aggregazione della tifoseria ternana, anche per prevenire assembramenti di tifosi che, non potendo andare allo stadio, si radunano, contravvenendo al distanziamento sociale”.

MARCAMENTO DEL TERRITORIO. Le sanzioni amministrative fanno invece riferimento a Ternana-Rende del 15 gennaio  e si riferiscono al fatto che a partire da quella gara e per tutte le altre fino allo stop, il suddetto gruppo di tifosi si è recato allo stadio effettuando un corteo non autorizzato “allo scopo di marcare il territorio“, creando notevoli problemi di traffico e mettendo in pericolo l’incolumità sia dei passanti, sia degli automobilisti, sia degli stessi ultras che avevano occupato una strada ad alta densità di traffico viale dello Stadio.

GRAZIE BANDECCHI. Il Questore ha concluso ringraziando il presidente della Ternana Bandecchi ed il vice presidente Tagliavento: “La Ternana – ha spiegato–  è parte attiva, nel progetto di legalità che stiamo portando avanti”.

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