L’indagine del Corriere dello Sport: almeno 40 persone da sottoporre a controlli per ogni partita e se ci saranno positività le spese lieviteranno
La serie C si avvia a concludere la stagione con i playoff su base volontaria e con i playout, così come sarà sancito ufficialmente dal consiglio federale del prossimo 8 giugno. Ma quali saranno i costi della ripresa? Ne parla un articolo del Corriere dello Sport analizzato dai colleghi del nostro sito gemello forzamonza.net.
PREZZI CALIBRATI. Gara secca, probabilmente, anzi, quasi certamente, ma per arrivare a giocarla ogni club dovrà spendere denaro, perchè tamponi e test sierologici, come scritto nel protocollo, questi non dovranno pesare sulla collettività. Per i tamponi, c’è una forbice ampia, da 20 a circa 100 euro secondo il laboratorio che lo effettua. Ciascuno, ovviamente. In ballo, per squadra, ci sono circa 40 persone fra giocatori, tecnici, preparatori, con spesa da ripetere ogni 4 giorni in fase di avvicinamento all’evento. E’ di circa 50 euro, invece, il costo medio un test sierologico. Solo per lo screening, insomma, al mese, ad ogni club di Lega Pro potrebbero servire almeno 35 mila euro più gli altri soldi per la pulizia giornaliera e la santificazione periodica, i dispositivi di protezione individuale.
ALTRE SPESE Senza contare, che per chi va in trasferta, ci vorranno almeno due pullman, come da protocollo, quindi altre spese sicure. Tutto questo se le cose vanno bene, mentre se dovesse riscontrarsi una positività, con la quarantena estesa al gruppo squadra. Playoff e playout per la Lega Pro, dunque, avranno un prezzo, nell’ipotesi migliore, di almeno 40-45 mila euro al mese che lievitano se si va avanti.
Più si gioca, più si spende. Ecco perchè, probabilmente, si è optato per la formula delle sfide volontarie. Il Corriere dello Sport chiude in maniera sibillina: “Interverrà, in qualche modo, la Figc? C’è chi ci spera, e c’è chi si augura che non se ne faccia nulla per risparmiare qualche stipendio”