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Ternana, che fine hanno fatto le riforme?

Della serie B a 40 quadre non si parla più. Argomento snobbato nel recente Consiglio federale. Tutto congelato, ma attenzione alle sorprese…

Ricordate la serie B a 40 squadre, la serie C semidilettantistica e la riduzione da 100 a 60 delle squadre professionistiche? Fino alla vigilia del Consiglio federale del 20 maggio la cosa sembrava destinata ad essere avviata. Invece, in quella sede non se ne è parlato proprio, mentre contemporaneamente la Federalcio ha disposto che i tre campionati professionistici riprendano a giocare e concludano sul campo la stagione. Dunque, non se ne parla più? Al momento sembra che la cosa, per quanto sempre custodita nei casseti degli uffici federali, sia momentaneamente congelata. Ma può venire fuori in ogni momento. Sempre che degli strani subbugli in seno al palazzo del calcio non influenzino direttamente tempi e modi.

QUESTIONE DI TEMPI. Per adesso, si parla di far terminare i campionati con gli attuali format. Per la prossima stagione, nessun dettaglio tranne il fatto che ripartirebbe il primo settembre. Ma come? Con il format attuale, o con le riforme delle quali tanto si parlava e delle quali adesso si parla di meno? E’ tutto da vedere. Resta il fatto che il calcio ha urgente bisogno di cambiare registro e all’inizio della stagione 2020-2021 la situazione attuale potrebbe non essere più sostenibile. Ma allora, perché non si parla più di queste riforme? Tutto dimenticato o congelato in attesa del prossimo anno, oppure ancora un margine c’è?

PALAZZO IN SUBBUGLIO. Per rispondere a questa domanda, bisogna attendere i prossimi giorni e le prossime riunioni. C’è chi sostiene che la macchina delle riforme stia andando avanti silenziosamente confermando il progetto della serie B a due gironi (40 squadre, a questo punto Ternana compresa) che è la soluzione al momento favorita rispetto a quella della serie C elite a girone unico. Ma a congelare la cosa, ci sarebbero dei movimenti interni al palazzo e ai posti di comando. A partire proprio dal vertice della Federcalcio. Da quanto trapela, Gabriele Gravina non sarebbe più tranquilissimo nella sua posizione. Allo stesso momento, si sta pensando ad un cambio di assetto pure nell’attuale lega di serie C, dove Francesco Ghirelli potrebbe ritrovarsi rimpiazzato, per commissariamento o per altre manovre. Circola (anzi, ricircola) il nome di Giancarlo Abete, mentre per i vertici del calcio si parla di un Cosimo Sibilia (attuale presidente della Lega dilettanti) in grande spolvero, pronto a puntare molto in alto. Dunque, se il coronavirus dovesse aver lasciato in subbuglio il mondo del calcio, le riforme potrebbero essere legate proprio ad eventuali grandi manovre.

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3 anni fa

In panchina distano un metro di distanza sia i giocatori allenatore medico massaggiatore o non ci sta più ma abbiamo scherzato fino adesso si gioca a carte e non si può giocare

Gerardo
Gerardo
3 anni fa

Antonio Sibilia era il presidentissimo dell Avellino in serie a negli anni 80, questo si chiama Cosimo Sibilia

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3 anni fa

Non è vero là proposta è ancora possibile

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3 anni fa

Vergognatevi questo era il momento delle riforme buffoni

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3 anni fa

Almeno invece di fallire in c falliscono in b. Bellissima idea

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