Calcio Fere
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Furlan, gli stimoli veri con la Ternana, la doppietta e le sere con Paghera e il cane…

Intervenuto a Notte Rossoverde di Ivano Mari, l’esterno delle Fere parla dei suoi giorni di quarantena e racconta alcuni episodi della sua carriera

Federico Furlan, centrocampista ed esterno della Ternana è stato ospite di Ivano Mari a TeleTerni in ‘Notte rossoverde’. Si parla ovviamente del presente e del futuro, ma c”è spazio anche per andare indietro coi ricordi.

Per Furlan quarantena a Terni, ma è fra i pochi fortunati a poterla passare con la compagna “ed il cane”, sottolinea. Proprio l’uscita con il cane è stata una occasione di comunicazione diretta con uno dei compagni: “Paghera è mio vicino di casa e quindi ogni tanto ci prendiamo l’abitudine la sera di fare due chiacchiere, con la scusa del cane”, spiega.

Per il resto “con la squadra ci vediamo due volte a settimana in videoconferenza per l’allenamento, svolgiamo anche quello personalizzato, ora che posso vado anche a correre. Manca il campo e tutto quello che era un’abitudine, ma dobbiamo resistere”

L’ARRIVO A TERNI. Furlan racconta l’arrivo a Terni: “Fu una lunga trattativa e io arrivai a Norcia, in ritiro, che c’erano dodici o tredici elementi – ricorda – Volevo venire alla Ternana, ho rifiutato molte offerte, a quel tempo mi sentivo con mister Toscano perchè la situazione non cambiava, ma lui mi  diceva di stare tranquillo che tutto si sarebbe sbloccato. Ricordo anche l’esordio, in Coppa, col Bassano, squadra con la quale avevo giocato fino a un mese prima. C’è stata subito grande intesa coi compagni e il tecnico”

ANDATA E RITORNO. Il passaggio al Bari non fu fortunato: “Non mi allenavo da tanto, venivo da un infortunio al ginocchio – racconta – ho giocato molto ma non bene. A Brescia invece ho fatto bene all’inizio, poi dopo ci sono stati cambiamenti di tanti tecnici e ds, abbiamo rischiato di retrocedere. Ma io volevo tornare a Terni: avevo diverse richieste anche in B ma cercavo stimoli veri, sentivo dentro di dover tornare”

Ma è stata più dura del previsto: “L’anno scorso siamo partiti bene – spiega – poi c’è stato un calo decisivo che ad oggi non so ancora spiegarmi. Ho pagato sicuramente troppi infortuni, dopo un’ora ero già senza energie… Quest’anno sono partito bene, con tanta voglia di riscatto. Poi però a gennaio la situazione è peggiorata. Mi sentivo sfiduciato perchè non avevo continuità di impiego: io ho bisogno di giocare, non sono fra coloro che possono alzarsi dalla panchina e risolvere il match. Bandecchi mi ha convinto a restare, mi ha detto che voleva puntare su di me, allungandomi il contratto. Cosa sia successo quest’anno? Penso che il ko nello scontro diretto con la Reggina ci abbia buttato a terra psicologicamente”

Alla Ternana ha giocato la sua partita più bella: “Quella con il Latina, dove ho segnato una doppietta”, spiega. E per il futuro ha le idee chiare: “Non mi piace il calcio senza pubblico, personalmente sono emotivo e mi piace sentire la carica della gente. Ma è una situazione difficile, quindi non so cosa accadrà. Noi siamo pronti, in ogni caso”

 

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Molti di questi hanno avuto spazi ristretti per mettersi in mostra e anzi nessuno è...
Rossoverdi mai vittoriosi allo stadio Rigamonti nei 20 incontri nella casa delle Rondinelle: la storia...
A cinque giornate dal termine del campionato le Fere sono tornate in zona salvezza: non...

Altre notizie

Calcio Fere