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Bronzetti, il mediatore dei sette Palloni d’Oro con il rossoverde nel cuore

In un articolo su 888sport, Giulio Cardone – direttore editoriale del nostro sito gemello sololalazio.it -, ripercorre vita e carriera dell’amico, protagonista per trent’anni delle maggiori trattative di mercato internazionali

Ternano ‘doc’, è stato procuratore di tutti i maggiori calciatori mondiali ed anche consulente di mercato, più volte, della Ternana. Ernesto Bronzetti, scomparso quattro anni fa, ha tenuto alto il nome di Terni nel mondo. Ne ha pubblicato un ricordo nel portale 888sport, Giulio Cardone, prestigiosa firma sportiva italiana e direttore editoriale del nostro sito gemello sololalazio.it

CONSIGLIO REAL Cardone parte dal ricordo dell’ultimo grande ‘consiglio’ di mercato di Bronzetti a Florentino Perez, presidente del Real Madrid: “Prendi Carletto e vincerai la Decima”, gli aveva detto. Andò proprio così.Quel giorno, al Coni, Ernesto aveva 67 anni e già lottava con un tumore che lo avrebbe portato via due anni dopo, il 2 febbraio 2016, ma si è goduto il trionfo con la soddisfazione di chi sa di aver toccato l’apice dopo una vita vissuta con intensità unica”.

Segue il ricordo di quella cena della quale Bronzetti fu mattatore: “Subito dopo la cerimonia, lui e Ancelotti furono invitati in un’altra piccola sala del Coni: c’erano tra gli altri il presidente Malagò e il direttore generale Uva, ma il mattatore fu Bronzetti. Seduto “a capotavola”, sigarettina tra le labbra e gambe incrociate, fece divertire tutti con aneddoti, barzellette, retroscena inediti di mercato. Era felice, si vedeva. Felice e forse perfino appagato, finalmente”.

VENT’ANNI DI COLPI. Cardone ripropone poi alcune delle sue operazioni sull’asse Italia-Spagna, il suo preferito. Venti anni nei quali Terni ha avuto un ruolo chiave nella vita e nella carriera di Bronzetti: “Era l’estate del 1994, venti anni prima del trionfo con Ancelotti e il suo Real. Ecco, quei vent’anni, cruciali nella vita di Bronzetti, li passò tra Madrid, Milano, Roma e Terni, la sua città natale, la residenza della sua famiglia: la moglie Oretta, le figlie Ellida, Elisabetta e Letizia. Quelli erano i suoi punti cardinali”.

L’asse italo-spagnolo cominciò lì, dopo i trasferimenti di Florin Raducioiu  dal Milan all’Espanyol e Goran Vlaovic dal Padova al Valencia: “Nell’estate del ’97 fu lui a “inventare” il trasferimento di Bobo Vieri dalla Juventus all’Atletico Madrid, sfruttando l’amicizia con Jesus Gil, vulcanico presidente del club spagnolo. Un’operazione da 34 miliardi che fece scalpore, attirando l’attenzione dei media su Bronzetti, che si andava affermando come il numero 1 del calciomercato“, scrive Cardone, ricordando anche una operazione non proprio riuscita, visti gli esiti, quella che portò Gaizka Mendieta alla Lazio di Cragnotti.

SETTE PALLONI D’ORO. I calciatori dei quali ha trattato le cessioni hanno portato sette Palloni d’Oro: Figo, Ronaldinho, Rivaldo, Ronaldo, Beckham, Stoitchkov, Cannavaro. Fino all’ultimo colpaccio, Khedira dal Real alla Juve a parametro zero: “Se n’è andato sereno perché convinto di aver lasciato alle amate figlie quanto meritassero“, conclude.

Chi volesse gustarsi il ricordo per intero, lo trova qui.

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