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Ternana, Leone: “La salute prima del calcio”

Il direttore sportivo intervistato da Il Messaggero. La sua opinione sulla ripresa, ma anche le impressioni di chi ha vissuto un dolore per colpa del virus

La ripresa del campionato, la quarantena a Terni, la consegna dei pacchi alimentari insieme alla squadra e anche il dolore per la morte del padre, stroncato dal coronavirus. Il direttore sportivo della Ternana, Luca Leone, parla sulle pagine locali ternane del quotidiano Il Messaggero, in un articolo pubblicato il 18 aprile.

“MIO PADRE E GLI ALTRI”. Per Leone, la lotta al coronavirus è anche una lotta personale contro la malattia che gli ha portato via il padre. La notizia della morte del genitore, l’ha appresa a Terni, senza poter nemmeno raggiungere i suoi familiari. “Ho vissuto la cosa in modo surreale – ha raccontato – e ho vissuto questo dolore lontano da casa. Mi domando come reagirò, quando potrò tornare in Abruzzo da mia madre e in casa avvertirò allora la mancanza di mo padre“. Un pensiero anche alle tante vittime del virus. “Una generazione di persone che avevano lavorato duro per creare la società in cui viviamo, con tanti sacrifici e anche superando momenti difficili. Non meritavano di andarsene così, da sole e senza le persone più care accanto“.

UN SORRISO PER CHI HA BISOGNO. Leone ha parlato dell’esperienza al fianco dei calciatori per consegnare i pacchi alimentari finanziati dalla Ternana calcio alle famiglie bisognose di Terni. “E’ il minimo che possiamo fare, per il presidente Stefano Bandecchi. Lui ha voluto queste iniziative dimostrando grande attaccamento verso la città di Terni e noi siamo il suo braccio operativo. Donare un sorriso e conforto a persone anziane e sole e a famiglie in difficoltà economica, è la cosa che più conta“.

LA SALUTE PRIMA DEL CALCIO. Per la ripresa del campionato, Leone cosa pensa? “Bisogna capire qual è la cosa più importante. Io penso che ora si debba anteporre la salute di tutti a qualunque altra cosa. E allora, la cosa migliore sarebbe fermarsi. Ricominciare? Oggi non possiamo dirlo. Bisogna vedere cosa succederà più avanti. Con le giuste precauzioni, si potrà prima ricominciare ad allenarsi e poi, solo successivamente, anche a giocare. Certo, però, che il 4 maggio, se qualcuno ripartirà, lo farà solo la serie A. La serie C, secondo me, sarà l’ultima a ripartire“.

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