Il direttore sportivo parla al Corriere dell’Umbria. Il doloroso lutto causato dal Coronavirus, la ripartenza del calcio e il taglio degli stipendi le questioni trattate
Il direttore sportivo della Ternana Luca Leone è intervenuto sulle colonne del Corriere dell’Umbria. Diversi i temi sul piatto, tutti legati all’emergenza Covid-19 che lo ha visto purtroppo chiamato in causa, visto che a Pescara per questo motivo ha perso il padre
“L’impossibilità di averlo potuto salutare e di poter confortare dopo il suo decesso mia madre, mio fratello e le mie sorelle rende il mio dolore ancora più straziante”, spiega “L’unico contatto con mia moglie ed i figli sono le videochiamate. Voglio però rivolgere un abbraccio virtuale ai familiari delle vittime di questa pandemia ed elogio medici ed infermieri che sono quotidianamente in prima linea”.
RIPRESA. Si prova a parlare di Ternana, ma ovviamente non è facile: “Penso che in serie A e B, ma potrei essere smentito dai fatti, si tornerà a giocare per la metà di maggio. Ho maggiori interrogativi per la Lega Pro: se si dovesse giocare entro fine maggio, potremmo portarlo a termine giocando a ritmi forsennati, altrimenti secondo me meglio subito i playoff e la finale di coppa Italia, per dare in modo alla vincente di accedere a questi ultimi come terza classificata”
STIPENDI. Si parla poi della questione stipendi, con l’accordo raggiunto in casa rossoverde: “Siamo a buon punto, i giocatori comprendono la gravità della situazione e ci vengono incontro. Valutiamo due opzioni, un taglio di un tot se la stagione non riprende, di meno invece con la possibile ripresa. Provvedimenti mirati a chi percepisce meno di 50mila euro? Si, ma mi chiedo se si fa riferimento a cifre nette o lorde”.