Riunione in federazione con il comitato medico-scientifico. Individuto un protocollo in caso di ripartenza degli allenamenti.
Ritorno graduale all’attività, preparazioni caratterizzate da controlli minuziosi e da effettuarsi in luoghi sicuri e sanificati, ripresa degli allenamenti attraverso i test e dividendo i calciatori in gruppi in base a eventuali positività da coronavirus, o malattie. La Federcalcio ha ascoltato il parere dell’apposito comitato medico-scientifico sulle linee guida in vista di una possibile ripresa dei campionati di calcio dopo l’emergenza.
UN VERO PROTOCOLLO. Sono stati individuati e fissati dei criteri molto complessi e precisi, proprio per garantire la sicurezza dei calciatori, degli staff e degli addetti, nel caso in cui dovessero esserci i presupposti per riprendere la stagione interrotta o anche i soli allenamenti. Le misure partono intanto dalla distinzione tra i calciatori e gli addetti, tra coloro che sono stati positivi e coloro che non lo sono stati. Tra i primi, c’è anche da stablire chi è rimasto asintomatico e chi ha avuto i sintomi della malattia. In base a ogni singolo caso, si individua una procedura di approccio agli allenamenti e al tipo di lavoro da svolgere, oltre a quali esami medici e clinici e a quali test fisico-atletici. E’ stata presentata una bozza, con tutte le modalità e l’elenco degli esami da effettuare.