L’ex tecnico delle Fere, oggi protagonista in serie A col Lecce a tutto campo in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport
L’ex tecnico della Ternana Fabio Liverani, artefice della storica salvezza nella stagione 2016-17 in serie B ed oggi grande protagonista nel Lecce in serie A ha parlato alla Gazzetta dello Sport in una intervista ripresa anche dai colleghi del nostro portale gemello calciolecce.it.
TRIENNIO D’ORO. Da tre anni, Liverani è in rampa di lancio. Il ‘Triennio d’oro’ è partito da quel febbraio 2016, quando la Ternana lo ingaggiò fra lo stupore generale, vista la modesta esperienza (arrivava dal Leyton Orient, terza serie inglese): “A Terni trovai un gruppo spaccato – dice – ma puntando sul loro orgoglio li convinsi a centrare l’impresa ed in 13 gare facemmo 26 punti e ci salvammo evitando anche i playout. Una storia davvero emozionante”.
COVID 19. Ovviamente si è parlato anche di questo difficile momento che vede il calcio fermo per l’emergenza sanitaria. Liverani ha le idee chiare: “Dico che prima di ripartire sarà bene che tutte le squadre si sottopongano ai tamponi. Non entro nelle recenti polemiche ma a Lecce, come in altre città, non sono stati fatti i test: le norme lo vietano. Per tutela generale dobbiamo avere la certezza che l’intera A sia libera da virus. Per tutelare la salute, ma anche per non fermarsi più: Non avremo tanto tempo a disposizione”
Allenamenti ‘domestici, ovviamente, anche in casa Lecce: “Non è facile allenare il gruppo a distanza, ma ci siamo attrezzati e con il mio staff seguo tutti da casa. Loro sono bravi. In questi giorni ad esempio hanno completato il lavoro di recupero giocatori importanti per noi come Farias, Babacar e Falco. Il loro apporto può essere decisivo per la volata finale”.
ISPIRAZIONI. Amante del bel gioco, definisce il modulo con cui gioca attualmente un 4-3-fantasia: “ Lavoriamo per delle idee di gioco che esaltino i singoli. In effetti cambia tanto per noi se gioca Saponara, Mancosu o Falco, si cambia lo schieramento a seconda degli interpreti. L’importante è sorprendere gli avversari”. Ma Liverani a chi si ispira? “A tutti e nessuno – conclude – Guardiola è il più innovativo, non lo scopro io. Io rincorro il bel gioco, cercando il meglio dai miei. Sempre con i piedi per terra”.
Foto Calciolecce.it