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L’ex Lucioni e quel tecnico rossoverde che gli cambiò la carriera

Il difensore ternano ed ex Ternana, oggi al Lecce, ha parlato al sito ufficiale del club. Dal nostro portale gemello calciolecce.it, gli episodi salienti. Ce ne sono parecchi vestiti di…rossoverde

Fabio Lucioni è uno dei pochi calciatori ternani approdati nella massima serie. Oggi difensore del Lecce, è uno di quei giocatori passati dalla Ternana, anzi nel suo caso cresciuti in rossoverde che poi non sono stati valorizzati a dovere: 14 presenze fra B e C1 in due stagioni e mezzo dal 2005 a gennaio 2008, poi un ritorno turbolento, nel 2009, con la messa fuori rosa e la cessione a Gennaio.

Ma da lì ha spiccato il volo: Reggina, Benevento e Lecce le sue tappe più prestigiose. In questi giorni di quarantena, ha parlato ai canali ufficiali del club pugliese e la sua intervista è riportata dal nostro sito gemello calciolecce.it.

“Di bello in questo momento c’è il fatto di poter passare tanto tempo con la famiglia, è sicuramente l’aspetto positivo di un periodo molto difficile”, dice parlando dei giorni di quarantena a cui come tutti è costretto in attesa di potersi tornare ad allenare.

CAMBIO DI RUOLO. Fra i tanti ricordi, ce ne sono alcuni colorati di rossoverde. Come quello relativo ai suoi esordi: ““I miei inizi sono come centrocampista. Poi un giorno, quando ero negli Allievi della Ternana, un tecnico mi disse che arretrando dieci metri sarei diventato calciatore. E così è stato, perché probabilmente in mezzo al campo avrei fatto meno strada”, racconta.

EX ROSSOVERDI. In un Lecce pieno zeppo di ex Fere, lui ne ha incontrati lungo il cammino molti altri. Uno di questi è all’origine del soprannome ‘lo zio’, con cui viene chiamato in giallorosso: “Mi chiamano così perchè somiglio fisicamente e nel ruolo a Bergomi: fu il mio ex compagno di squadra ai tempi della Reggina ad individuare questa somiglianza.So che questo aneddoto è arrivato anche all’attenzione di Bergomi stesso”.

Gli capita spesso, ovviamente, di fare reparto con  un altro ex rossoverde: “Mi trovo molto bene con Meccariello – dice – con lui l’anno scorso abbiamo fatto in allenamento un tipo di lavoro basato sul possesso, diverso  da quello che faccio quest’anno. Mi trovo bene anche con Rossettini. E’ vero che siamo la difesa più battuta del campionato, ma non credo sia un discorso di coppia centrale ma di fase difensiva che può o meno soffrire. E’ normale essere vulnerabili, considerato che siamo una piccola ed una neopromossa”

Foto calciolecce.it

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