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Ternana, una SuperSerie C? Perché no?

Mentre si parla di riforme nel calcio, c’è chi propone nuove soluzioni per la Lega Pro. La presenza di tante società e piazze importanti, ne suggerisce una.

Di società di un certo nome e livello, ce ne stanno parecchie. Tanto per fare qualche esempio, il Padova, il Cesena, La Triestina, il Modena, la Reggio Audace (Reggiana), il Catania, il Bari, l’Avellino, il Catanzaro, fino alla stessa Ternana. Più la possibilità di riavere Palermo e Foggia di ritorno dai dilettanti. E non calcoliamo la Reggina, il Vicenza e il Monza di Berlusconi che sembrano destinate ormai a salire in serie B. E’ quanto basta, però, per avere un quadro fatto di società la cui presenza alza e di parecchio il nome, il livello e il blasone della serie C italiana. Per non parlare di calciatori di qualità, con passato in serie B e anche in serie A, che militano nelle stesse. E allora, visto che il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli chiede una riforma, ecco che dal mondo della serie C arrivano pure le prime porposte poprio per individuare delle soluzioni.

B2. Una di queste, avanzata nei giorni scorsi, viene da Fabio Gallo, allenatore della Ternana. In sostanza, lui avanza l’idea di un girone di serie C che racchiuda proprio le più forti e che si collochi in una posizione di visibilità. Ha parlato della cosa in un intervento telefonico a Radio Cusano Campus. Proprio citando alcune delle società blasonate presenti in serie C, aveva avanzato una sua proposta: “Ci sono tante società che hanno requisiti per far creare un girone di tipo B2 molto competitivo. Potrebbe essere il momento per fare una riforma, anche per non cadere nelle situazioni antipatiche che si sono verificate nella stagione scorsa”.

ELITE. Oltre a quella di Gallo, c’è anche una proposta avanzata sempre attraverso la stampa da Mauro Milanese, amministratore unico della Triestina. Nella sua, simile a quella del tecnico rossoverde, lui parla di una sorta di Serie C Elite, vale a dire un girone in posizione privilegiata proprio con le squadre migliori. Lui, però, al di là del blasone, parla di inglobare in questo supergirone le prime 6-7 squadre dei tre attuali raggruppamenti. Parlando della cosa con il quotidiano Il Piccolo, Milanese ha spiegato: “Sarebbe un torneo vendibile meglio a tv e sponsor, uno spettacolo più appetibile con tutte le grandi piazze coinvolte, in modo tale da raccogliere nuove risorse. Insomma, tutte le società che investono milioni, avrebbero 4 promozioni a disposizione e le realtà più piccole per bacino diventerebbero la palestra dei nostri giovani e, con prestiti e premi di valorizzazione, avrebbero grandi vantaggi”.

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