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Bandecchi: “Ternana, se non si va in B moltiplico gli sforzi”

Il presidente parla al sito Graffisulpallone.com e promette: “Dopo la retrocessione, ho un debito con Terni. Ci sarò sempre. Quando si torna a giocare? Prima la salute”.

Dal calcio al rischio contagi da coronavirus, dai video su Instagram fino all’importanza di anteporre la salute dei calciatori davanti all’interesse della ripresa del calcio giocato dopo l’emergenza che pure costerà tanto alle società di calcio. Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, si racconta a tutto tondo al sito inrernet Graffisulpallone.com, parlando di tutti gli argomenti.

IL DEBITO VERSO TERNI. Si parla poco, in  questi giorni, dell’argomento sportivo. D’altra parte, c’è un’emergenza che richiede l’attenzione su altre cose al momento più importanti di un pallone che rotola. Ma sulla stagione, Bandecchi si dice pronto a rilanciare ancora e anche a incrementare i suoi sforzi economici per la prossima. Questo, anche se quest’anno non dovesse arrivare la promozione in serie B. “Io ho fiducia ma dovesse andar male ci riproveremo con maggior forza l’anno prossimo. Perché io mi sento in debito con i ternani. Mi brucia la retrocessione in serie C. Ho sbagliato nella scelta delle persone. Poi mi ci sono messo in prima persona e con l’aiuto di Tagliavento ho cercato di rimettere in sesto la barca. Sono fiducioso per questa stagione ma, non dovesse andare come spero, moltiplicherò gli sforzi“. Ribadisce di aver imparato a capire e apprezzare Terni e i ternani: “Da presidente della Ternana, sono dentro la città e voglio adoperarmi per il bene della stessa, sia a livello calcistico con i risultati e con gli impianti per il settore giovanile e spero con lo stadio, sia con le iniziative utili anche in altri settori”.

“PRIMA DI GIUGNO, NON MANDO LA SQUADRA IN CAMPO”. Ma quando si ricomincerà, a giocare? Bandecchi non sa cosa dire, su questo. Però, su una cosa ha le idee chiare: “Se va bene, non certo prima del primo giugno. Io prima di quella data non manderò in campo la mia squadra. Prima di tutto la salute”. E’ pronto, davanti a questa esigenza primaria, anche ad accettare un eventuale verdetto sulle classifiche ad oggi congelate, magari con la sola Reggina promossa in B:  “La Reggina è prima e tra l’altro con pieno merito. Per quale motivo, io adesso dovrei mettere in discussione il suo primato? Così dovrebbe farsi in serie B e in A. Insomma, come si dice dalle mie parti, a chi tocca non s’ingrugna”. Parla anche della situazione di crisi nel settore che comporta lo stop: “Oscilla tra il 25 e il 30% del bilancio annuale. Una perdita secca per le società alla quale debbono partecipare in egual misura anche i calciatori. Lo spettacolo si ferma, gli artisti non possono essere pagati. Altrimenti più di una società rischierà davvero di affondare“.

“I SOLDI CONTANO SOLO SE LI METTI A DISPOSIZIONE“. C’è, nei gioni di crisi, il suo impegno a favore della comunità ternana in favore dell’ospedale di Terni per la lotta contro il coronavirus. “Se vogliamo che il denaro valga qualcosa anche tra cinque o sei mesi, allora chi ce l’ha deve metterlo a disposizione. C’è bisogno di tante cose, attrezzature sanitarie in primis”. Un segnale da dare anche ai tifosi e alla città nella quale il presidente della massima espressione calcistica  diventa per forza una personalità e un esempio da seguire: “Diventiamo delle personalità, per la città, nel momento in cui prendiamo ad occuparci della squadra di calcio. E allora, qual è il modo migliore per dimostrare di valere quel titolo se non mettendosi a disposizione della comunità nel momento del bisogno? Io mi sto comportando di conseguenza“.

VICINI CON INSTAGRAM. Parla a che del suo contatto con i tifosi attraverso Instagram, con i video quotidiani. Torna a dire (ma lo farà davvero, poi?) che una volta finita l’emergenza coronavirus chiuderà il suo canale. “E’ stato un modo – dice – per aprire un confronto diretto con i ternani, dare a tutti la possibilità di scrivermi, di confrontarci. Io magari a volte sono stato anche un po’ guascone, altre ho scherzato, in tante altre sono stato molto serio. E’ diventato un mezzo per starci vicini che soprattutto in questo periodo può tornare utile”.

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4 anni fa

Grazie Bande’?♥️

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4 anni fa

bla bla bla bla, bla bla bla bla bla bla bla, bla bla bla bla bla.
Se con le chiacchere se vinceva qualcosa a quest’ora stavamo in champion.

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4 anni fa

Sei un mito!!speriamo in un grande futuro come presidente delle Fere

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4 anni fa

Mi stupisce sempre di più
?❤?❤?❤

Semonatipetribbolà
Semonatipetribbolà
4 anni fa

Mi raccomando, tieniti stretto Gallo: così, hai voglia a moltiplicare…!!

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4 anni fa

Grande presidente

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4 anni fa

molti se lo sognano un presidente così…poi tutti sti fenomeni nel mondo del calcio non li vedo

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4 anni fa

Mi pare il minimo….

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4 anni fa

Forza PRESIDENTE

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4 anni fa

Grande il presidente!!!!!

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