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L’ex rossoverde Ulivieri: “Alla ripresa sarà come un nuovo 25 aprile”

Il presidente dell’Assoallenatori, che fu anche tecnico delle Fere, a tutto campo al quotidiano Avvenire: “Ai colleghi che vogliono ricominciare ora  dico…” E sui calciatori positivi al Coronavirus: “La penso come Klopp”

L’ex rossoverde Renzo Ulivieri – guidò la Ternana in serie B nella stagione 1979-80 – ed oggi presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac) ha parlato del momento difficile e della ripresa del calcio italiano in una lunga intervista al quotidiano Avvenire.

RESISTENZA. Resistenza è la parola d’ordine per Ulivieri e del resto non potrebbe essere altrimenti, visto il suo mai nascosto ideale politico. Forte in proposito la sua critica a quegli allenatori che, soprattutto in serie A, hanno fretta di riprendere gli allenamenti: “C’è poco da giocare, esiste un decreto legge del Governo e tutti dobbiamo impegnarci a rispettarlo. Perciò i presidenti dei club non è che decidono per tutti, prima devono confrontarsi con noi allenatori, con i calciatori e anche con i dipendenti che lavorano intorno alle strutture sportive. È un loro dovere ascoltare tutte le componenti e poi si decide tutti assieme. A me che ci sia uno, che in un momento così delicato, possa decidere per tutti non mi sta assolutamente bene”

SICUREZZA PRIMA DI TUTTO. Secondo Ulivieri, giusto anche lo stop agli Europei: “Non si poteva fare altrimenti. Anche le Olimpiadi credo che slitteranno. E sui campionati nazionali di calcio prima di fare proiezioni è bene pensare che la ripresa va di pari passo con la sicurezza, con gli esami medici garantiti a tutti per evitare di ritrovarci dinanzi a un’altra pandemia, magari tre mesi dopo che siamo ritornati alla normalità”

LIBERAZIONE. L’altra parola d’ordine, manco a dirlo,  è liberazione: “Magari riuscissimo a riaprire Corverciano il 25 aprile – dice –  la vedrei come una doppia Liberazione. Ieri sul cellulare mi è arrivato un file dalla Germania, c’era registrata Bella ciao cantata in coro da un gruppo di tedeschi, con un messaggio: «Cari italiani vi siamo molto vicini». Ecco, ho pensato, questo è un bel segnale di ritorno alla libertà, per noi, per il mondo intero”

CAMBIAMENTO. Vietato chiedegli cosa ne pensi dell’emergenza e delle parole della dottoressa Carneiro, ex medico del Chelsea, secondo cui “il sistema immunitario dei giocatori è debole”: “Sono come Klopp – dice – faccio fatica a parlare di cose scientifiche che non conosco, per questo ci sono i medici, gli infettivologi…”.

Di una cosa però è certo: “Il dopo Coronavirus sarà un tempo nuovo, e nulla sarà più come prima. I giovani rielaboreranno in fretta, io invece alla mia età non avrò il tempo… Sono molto preoccupato per le conseguenze che avrà in certi paesi più poveri di noi, come in Africa dove non hanno le strutture sanitarie per combatterlo. Ma spero che il vaccino arrivi presto, sarebbe il gol più importante del secolo”.

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