Nasce il Comitato Covid-19, per analizzare insieme ai 60 clubs di C il rischio di crisi e individuare soluzioni. Ghirelli: “Non giocheremo in difesa”.

Un comitato interno alla Lega Pro per affrontare insieme alle società l’emergenza coronavirus e le conseguenze economiche e sociali che la stessa rischia di avere sui 60 cubs di serie C. Un provvedimento messo a punto e che coinvolgerà anche la Ternana, essendo una delle società della terza serie italiana. Le finalità del nuovo soggetto sono quelle di fronteggiare l’emergenza, stimare l’impatto che avrà sulla serie C e mitigarne i rischi.

ESPERIENZA PILOTA. Il nuovo soggetto, già al lavoro, si chiama Comitato Covid-19 ed è costituito da professionisti di Lega pro e consulenti esterni, avvalendosi anche di PwC Tls che è leader a livello internazionale proprio nella consulenza. E’ la prima esperienza di questo tipo nel calcio italiano e internazionale. Si parte infatti dal presupposto che questa emergenza potrebbe comportare danni economici e sociali sul calcio di serie C e sui loro clubs. Si ipotizzano alcuni milioni di euro, se non decine considerando l’ipotesi più drammatica. Da qui, l’esigenza di avere un’unità permanente, da parte di una lega che coinvolge una platea di circa tremila persone, tra calciatori, dirigenti e staff delle 60 società professionistiche di serie C.

NON SOLO PER IL CALCIO, MA ANCHE PER LE COMUNITA’. Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, in un comunicato stampa diffuso dalla lega stessa, spiega così l’iniziativa: “Questo comitato non vuole giocare in difesa e limitarsi a quantificare il danno prodotto dal coronavirus, ma intende individuare possibili soluzioni per uscire dalla crisi. Se il calcio di serie C si ferma, non si ferma un’industria ma un movimento con una funzione sociale. Stiamo lavorando su soluzioni di sistema concrete, utili non solo per il mondo del calcio ma soprattutto per il Paese e per le comunità in cui i clubs si inseriscono“.