Il presidente dell’Aic ed ex calciatore della Nazionale ha parlato della possibilità di portare a termine i campionati
Il calcio italiano ha chiuso ufficialmente i battenti quasi due settimane fa a causa del Coronavirus, ma ancora non si vede nessuno spiraglio per sperare di tornare in campo quanto prima. Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha parlato al ‘Messaggero‘ dei possibili sviluppi.
“La ripresa del campionato? Il calcio è un lusso in questo momento, non si sa nemmeno se riapriranno le scuole – ha affermato l’ex centrocampista di Roma e Nazionale – Giocare le partite del 7 e 8 marzo è stato un errore, noi ci siamo opposti fino alla fine. Il Governo ha fatto scegliere a chi non sapeva scegliere, perciò quando torneremo in campo vorrà dire che tutto sarà finito e ci sarà la massima sicurezza“.
Secondo Tommasi le date prefissare per la ripresa del campionato saranno disattese: “In Italia, ma anche nel resto d’Europa, i contagi stanno aumentando e quindi è difficile fare previsioni. Prima di tutto dobbiamo comportarci bene“. Su un possibile taglio degli stipendi: “Prima di affrontare questo discorso dovremo stimare i danni economici alle società e capire se si tornerà a giocare o meno. L’AIC non può imporre ai calciatori di accettare eventuali tagli”