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Ternana, Gallo e gli errori individuali ancora irrisolti

Il tecnico rossoverde già durante la stagione aveva sottolineato gli sbagli dei singoli giocatori, ma anche contro il Bisceglie sono risultati decisivi

La Ternana esce tra i fischi e la delusione del Liberati dopo il rocambolesco pareggio di domenica contro il Bisceglie. Avanti di due reti, i rossoverdi sono stati capaci di farsi rimontare sul 2-2 nel finale, con gli avversari anche in inferiorità numerica nei minuti di recupero. A fine gara Fabio Gallo, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha voluto soffermarsi soprattutto sugli errori individuali dei singoli e non su strategie o movimenti sbagliati. Ecco la catena dei “peccati” che sono costati i 3 punti contro i pugliesi.

SCARSA CONCRETEZZA. Primo errore: “Dovevamo chiudere prima la partita e non fallire le occasioni da gol. Partipilo in quella situazione non doveva tentare il pallonetto e Ferrante deve segnare di testa. Tante scelte sbagliate nell’ultimo passaggio”. Sicuramente un punteggio più ampio avrebbe annientato ogni velleità di rimonta del Bisceglie, ma quello della poca concretezza sotto porta è un problema che le Fere si portano dietro già da diverso tempo.

PERSEVERARE DIABOLICO. Secondo errore: “Parodi non è entrato bene in partita, ma il cambio con Furlan ci stava. Ha sbagliato due volte sul gol: prima ha fatto una giocata che dico sempre di non fare, quella di giocare il pallone in mezzo al campo. Poi ha tenuto in posizione regolare il loro attaccante che ha segnato“. Anche in questo caso, si tratta di errori che si ripetono nel tempo. Non è la prima volta, infatti, che la difesa delle Fere, compreso il terzino ex Cittadella, sbaglia nella marcatura, lasciando l’avversario libero di calciare.

L’ESPERIENZA (NON) CONTA. Terzo errore. Uno degli dei giocatori più esperti in rosa, con alle spalle moltissimi anni di Serie A, come Modibo Diakitè ha causato il fallo, in pieno recupero, che ha portato alla punizione del gol del pareggio pugliese: “Diakitè ha fatto un fallo evitabilissimo al 94′, soprattutto per un giocatore della sua esperienza. Il curriculum dei nostri giocatori è di tutto rispetto, sul 2-0 non dovevamo farci assolutamente rimontare. Non sono ragazzini di 18 anni, non si possono buttare via le partite così“. Anche nella scorsa stagione la rosa delle Fere era una delle più importanti ed esperte sulla carta, ma in campo questo elemento, che dovrebbe essere un punto di forza, non sempre si è visto.

SCIVOLONE FINALE. Quarto errore, purtroppo quello più grave. Anche i grandi sbagliano, ma farlo a tempo scaduto rende il tutto inevitabilmente irrimediabile. Domenica è toccato anche ad Anthony Iannarilli, che spesso invece aveva salvato la porta rossoverde. Una di quelle che una volta si chiamavano “papere”, forse anche favorita dalla pioggia che ha reso il pallone ed il campo scivoloso. Solo l’ultimo episodio di un pomeriggio da “horror” con finale triste e inatteso al Liberati.

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