Da qualche anno, ormai, il secondo mese dell’anno solare è funesto per i colori rossoverdi, in termini di risultati. Si conferma la tendenza.

Esistono complessi come quello di Edipo e quello di Elettra. Ma la Ternana ha un complesso tutto suo, venuto fuori negli ultimi anni. Lo potremmo definire come ‘il complesso di febbraio‘, per la tendenza ad andare completamente nel pallone quando si presenta questo mese. Per una coincidenza ironica, proprio il mese di San Valentino, patrono di Terni, è quello in cui la squadra della città soffre di più. Quest’anno, non ha fatto eccezione.

TILT. E’ stato un febbraio nero, dopo un gennaio prolifico e che faceva ben sperare anche per riaffacciarsi alla corsa per la vetta della classifica. Come un flipper andato improvvisamente in tilt.  Un mese nel quale la Ternana non solo non ha mai vinto, ma non ha mai segnato nemmeno un gol, almeno fino alla partita di Catania del giorno 23 e alla vigilia di quella con il Bari del 26. Curiosamente, la tendenza alla sterilità offensiva si è confermata anche in Coppa Italia, di nuovo a Catania per il ritorno della semifinale finito 0-0 come in campionato. Il rulino di marcia dice pareggio a reti bianche con la Sicula Leonzio, sconfitte con Reggina e Virtus Francavilla e pareggio a Catania. Due soli punti in 4 partite, 0,5 di media. Andamento deficitario.

MAI UNA GIOIA. Nelle ultime quattro stagioni, questa compresa, il rendimento della Ternana nel mese di febbraio è stato sempre negativo e, in un paio di occasioni, è coinciso anche con un cambio in panchina. Basti vedere cosa è successo, ad esempio, un anno fa. Il campionato era quello del girone B della serie C. In cinque partite giocate, 2 soli punti, per una media di 0,4, frutto di due pareggi. Tre le sconfitte, nessuna vittoria. Nell’ordine, pareggio 1-1 sul campo del Renate, pareggio interno 2-2 con la Virtus Vecomp Verona, sconfitta a Bergamo con l’Albinoleffe per 2-1, sconfitta per 2-0 in casa con la Triestina e crollo sul campo della Sambenedettese sempre per 2-0. Mese cominciato con Allessandro Calori (nella foto accanto) alla guida tecnica, ma caratterizzato dall’arrivo di Fabio Gallo, avvenuto proprio alla metà del mese in questione. C’è da dire che la Ternana tornò a vincere una partita solo alla penultima giornata di campionato, con l’1-0 sul Ravenna al Liberati.

A SECCO. La squadra rossoverde ha saputo anche fare di peggio. In due stagioni, nel 2016-17 e nel 2017-2018, in entrambi i casi quando si giocava in serie B, la squadra ha raccolto zero punti. Nel 2017-18, ben 5 sconfitte su altrettante gare disputata, rispettivamente a Cesena per 4-3, con l’Entella per 1-0, a Brescia per 3-1, con il Bari in casa per 2-1 e a Venezia per 2-0. Tre parite con Ferrucio Mariani (nella foto accanto) alla guida tecnica e due con Luigi De Canio arrivato ad avvicendare proprio l’attuale tecnico della Berretti. L’anno prima, nella disgraziata gestione di Carmine Gautieri (nella foto sotto), di nuovo 5 sconfitte in 5 partite: Spezia-Ternana 2-0, Ternana-Perugia 0-1, Bari-Ternana 3-1, Ternana-Latina 1-0 e Verona-Ternana 2-0. Un solo gol fatto, 9 subiti. Di lì a poco, Gautieri sarebbe stato esonerato, per l’arrivo di Fabio Liverani e, proprio con il tecnico romano alla guida, sarebbe cominciata la grande corsa verso l’impresa della salvezza.