Arriva il pronunciamento del Consiglio di stato sulla lunga vicenda che coinvolse nell’estate 2018 la Ternana e altre cinque società calcistiche.

Arriva anche la decisione del Consiglio di Stato. E non cambia per nulla quella del Tar del Lazio del marzo 2019. Niente da fare, neppure per un risarcimento danni. Sulla vicenda dei mancati ripescaggi in serie B, che coinvolse anche la Ternana appena retrocessa e interessata ad essere reintegrata nella cadetteria per carenze di organico, pure secondo il Comsiglio di Stato tutto è stato fatto regolarmente. Comprese le delibere del Commissario straordinario della Federcalcio con le quali venne cambiato il format della serie B, portandolo da 22 squadre a 20 e bloccando di fatto ogni eventuale ripescaggio. Dunque anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di risarcimento per danno economico ai danni della Lega di serie B e della Figc, avanzata formalmente dalla Pro Vercelli.

LA LUNGA ESTATE DELLE CARTE BOLLATE. I fatti si riferiscono all’estate del 2018, quando la serie B, allora a 22 squadre, rimase monca di tre compagini per la cancellazione di Cesena, Bari e Avellino. La Ternana, insieme al Novara, al Catania, al Siena, alla Pro Vercelli e sucecssivamente anche alla Virtus Entella, si fece avanti per essere ripescata (i rossovredi erano appena retrocessi dalla B alla C), ma la Lega di serie B, con l’avallo dell Figc, cambiò in una sola serata il format del campionato cadetto facendolo scendere a 20 squadre e compilando i calendari per 19 partecipanti. Le società in attesa di ripescaggi si ritrovarono così tagliate fuori. Ne seguì una lunga serie di ricorsi, tra i gradi di giustizia federale, il Collegio di garanzia dello Sport, fino anche al Tar e al Consiglio di Stato. Nulla da fare. L’ultimo atto, sono stati i ricorsi amministrativi per avere almeno un risarcimento danni economico per quanto avvenuto. Ma il Tar prima e il Consigio di Stato ora, hanno respinto pure tale richiesta.