Ospite di un liceo cittadino, il giornalista celebre per la cravatta rossoverde ha parlato a Il Messaggero: “Col Rende grande prova, ora bisogna confermarsi. Il tifo può spingere la squadra”

Studenti del Liceo Sperimentale Francesco Angeloni a lezione di giornalismo da Marco Frittella. Non uno qualsiasi, ma uno dei volti più celebri del TG1, originario di Amelia e reso celebre dalla cravatta rossoverde che è solito indossare in diretta ogni volta che la ‘sua’ Ternana vince. La cosa lo ha reso talmente popolare fra i tifosi che qualche tempo fa allo stadio comparse persino uno striscione con scritto ‘Frittella sindaco’.

Il giornalista ha parlato con gli studenti della professione del giornalista ma poi ovviamente c’è stata anche l’occasione di parlare della passione di Frittella per le Fere. Intervistato da Il Messaggero, Frittella spiega: “Non rinnego le mie origini. Quando ero bambino la Ternana era in serie A aggiunge sorridendo Frittella la cravatta, è vero, è diventato un mio tratto distintivo. Non sono pochi gli attestati di tifosi ternani che mi scrivono quando metto la cravatta a righe rossoverdi. La Ternana per me resta la squadra del cuore, la squadra per cui ho tifato fin da bambino”.

VERSO IL RIETI. Ovviamente non manca un pensiero sulle ultime sfide rossoverdi e su quella che mercoledì sera vedrà protagonista la formazione di Gallo col Rieti: “Domenica abbiamo vinto una partita importante giocando anche bene: speriamo di confermarci anche stasera contro il Rieti. Importante è non sottovalutare la squadra laziale anche se occupa l’ultimo posto in classifica”. 

E PER IL FUTURO… Poi parla del futuro e degli scenari della squadra: “Penso che la Ternana ci debba credere alla vittoria del campionato, anche perché la Reggina, a mio avviso, sta mostrando segni di stanchezza. Anche domenica ha vinto a tempo scaduto, grazie anche a delle ingenuità della squadra avversaria. Noi non dobbiamo assolutamente mollare. Neanche di un centimetro (…) Le Fere giocano bene e allora perché non crederci. Abbiamo poi sempre l’occasione dei play out e poi siamo ancora in corsa per la coppa Italia. I primi a crederci devono essere i tifosi. E poi se ci credo io che seguo la Ternana da lontano ci debbono credere tutti. La Ternana è un patrimonio della città”.